Non si respira ancora a pieno l’aria di primavera eppure attraversando i lunghi campi che costeggiano la Tiburtina, nella Marsica occidentale, ci si rende conto che la bella stagione sta per arrivare. Nonostante la vicinanza con una delle strade più trafficate del territorio il silenzio avvolge completamente l’area e sembra quasi far dimenticare che si è a poche centinaia di metri dal centro abitato di Villa San Sebastiano, frazione di Tagliacozzo e di Scurcola Marsicana.
Non è difficile arrivare a quella che da tutti viene chiamata Ommeta. Basta avere delle scarpe adatte e la voglia di intraprendere una passeggiata rilassante lungo i Piani Palentini. Che ci sia qualcosa di particolare in fondo a questa grande vallata lo si capisce già guardandosi intorno. Lasciando l’auto in un bivio non distante da alcune strutture utilizzate dagli allevatori e agricoltori del posto si inizia il cammino. In mezzo al verde che sta pian piano tornando rigoglioso si affacciano timidamente dei piccoli ruscelli che diventano sempre più frequenti e portano proprio alla grotta Vomita chiamata da tutti Ommeta. Siamo andanti a scoprirla insieme a My Zona, la nuova app grazie alla quale ognuno di voi può raccontare il proprio luogo del cuore per farlo conoscere ad altri.
Si tratta di una cavità carsica alle pendici del Monte Aurunzo che, grazie alla forza del volontariato e alla passione dei residenti, viene tenuta pulita a ogni stagione. Le insegne non sono quelle che si trovano comunemente nei luoghi di interesse storico – naturalistico. A indicare la strada, infatti, ci sono delle frecce in legno realizzate dai residenti con marchiato a fuoco il nome del luogo che ci si appresta a visitare.
Non è soltanto bello scoprire questa grotta lunga circa 140 metri con un dislivello di 30 metri. A caratterizzare questa particolare escursione è proprio la natura che la circonda. Già dall’inizio si viene rapiti da queste lunghe distese dalle quali come per magia sembrano emergere dei ruscelli. Sullo sfondo il Velino, ancora coperto dalla neve, e se si è fortunati anche degli animali al pascolo che rendono tutto più suggestivo.
Il sentiero, poi, cambia e il verde timido dei prati lascia il passo alle pietre che creano degli scalini grazie ai quali è possibile addentrarsi e arrivare alla Ommeta dove, in base all’andamento della stagione, c’è anche l’acqua che scorre e poi si riversa tutta intorno. Seguendo le piccole pareti rocciose inclinate dove la natura ha preso ormai il sopravvento si arriva alla grotta dove si può addirittura entrare, almeno nella prima parte.
Per addentrarsi invece più dentro bisogna essere attrezzati e anche ben allenati. Se si va per fare una passeggiata ci si può anche solo limitare a guardare da vicino la cavità carsica, a fare qualche foto e a godersi la passeggiata all’aria aperta che vi permetterà di ammirare la natura che stava si stava risvegliando tra il suono degli uccelli e il rumore coinvolgente delle acque.
Sono in tanti quelli che si sono avventurati anche all’interno della Ommeta dove, grazie a un’apertura di circa 100 metri dall’ingresso principale, si arriva fino a dentro. Lo spettacolo non è sempre lo stesso e varia soprattutto in base alla stagione, se è stata piovosa oppure no. L’emozione e la curiosità, invece, non cambiano mai e danno la possibilità a chi decide di avventurarsi alla scoperta di questo angolo nascosto della Marsica di restare senza fiato…passo dopo passo!
Cos’è MyZona?
My Zona è un’applicazione con cui tracciare i posti del cuore, i miei, i vostri!
Quelli che avete visitato per la prima volta, scoperti magari per caso.
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