Avezzano. Si discuterà nei prossimi giorni il ricorso proposto dal proprietario del marchio “Arrigoni” per la tutela dello stesso dal rischio di confusione creato ad arte da altri marchi che richiamano il nome Arrigoni nel proprio logo. Roberto Di Salvatore, noto imprenditore marsicano, dopo aver acquistato il marchio Arrigoni, ha dato mandato all’avvocato Paolo Di Gravio per richiedere alla Commissione Europea di Bruxelles di inibire ad altri due marchi l’utilizzo del nome Arrigoni nel proprio logo in modo da non trarre in errore la clientela.
Da ben 156 anni, ininterrottamente, il marchio “Arrigoni” contraddistingue, in Italia e all’estero, prodotti agroalimentari. La proprietà esclusiva di tale marchio appartiene alla Società Arrigoni, e produce, confeziona, pubblicizza e vende prodotti alimentari e agroalimentari lavorati su tutto il territorio nazionale e per l’esportazione, sviluppando un elevato know-how che la rende una moderna realtà industriale.
Il marchio della “Arrigoni” ha accompagnato intere generazioni durante al sua lunga storia per svariati decenni la più grande industria alimentare italiana, attraversando incolume ben due Gerre Mondiali.
Nel secolo e mezzo di vita, il marchio è stato utilizzato nella pubblicità su tutto il territorio nazionale facendo anche ricorso a numerosi “motti”, fra cui: “Domandate sempre I prodotti Arrigoni” oppure: “a scatola chiusa compro solo Arrigoni”. “La Commissione Europea”, ha dichiarato l’avvocato Paolo Di Gravio, “è chiamata a tutelare il nostro territorio, dove è attivo e opera il marchio “Arrigoni”, da tentativi di sciacallaggio perpetrati nei confronti del marchio”.
Tra i prodotti a tutti noti, presenti sulle scaffalature dei negozi alimentari in Italia e oltralpe da un secolo e mezzo, si annoverano i pelati in scatola, le passate, i succhi di frutta, i legumi, le confetture, i sughi pronti, olio e aceto, preparati per forno e tonni in scatola, confetture ed estratti per brodi, campeggiando, così, il marchio Arrigoni sui prodotti alimentari di maggior consumo quotidiano, pubblicizzati su vasta scala e secondo i gusti, le mode e i colori succedutisi in un così lungo lasso temporale.