Avezzano. “Alice in viaggio nelle Metamorfosi”, una coproduzione FANTACADABRA e Teatro Stabile d’Abruzzo per i ragazzi, nell’ambito delle iniziative dell’istituzione dell’Anno ovidiano e celebrazione della ricorrenza dei duemila anni dalla morte di Ovidio promosso dal Comitato promotore delle celebrazioni ovidiane per il progetto “TeatrOvidio” che debutterà mercoledì 20 aprile a Città Sant’Angelo e proseguirà in tournée, in una prima fase, fino al 15 maggio a Montesilvano, Marina di Città Sant’Angelo, Avezzano, Civitella Roveto e Morino e successivamente a Sulmona e nella Valle Peligna per complessive 30 recite.
Un progetto didattico, uno spettacolo e un gioco per una giornata di incontro con il teatro a scuola.
Il progetto ““Alice in viaggio nelle Metamorfosi” nasce con l’intento di portare gli spettacoli teatrali in spazi inconsueti. Un’aula e un giardino possono facilmente trasformarsi in una sala teatrale, consentendo così agli alunni la fruizione di un’esperienza di qualità direttamente all’interno dell’istituto scolastico. Il fine è quello di costruire un’occasione di incontro intensa e importante fra il Teatro e la Scuola, tra gli artisti, gli
insegnanti e gli allievi attraverso la partecipazione alla visione dello spettacolo. Una quinta come “Palazzo dei burattini” e un tappeto, faranno da sfondo alle storie che coinvolgeranno
Alice, la protagonista dello spettacolo.
Questa volta Alice ci dirà che: Il racconto, il Mito e la fiaba da cui deriva sono uno specchio distorcente – dove la realtà del mondo e si trasforma attraverso i sentimenti – crea figure visibili, di carne, dalla paura e dai desideri. Molto prima di diventare strumento pedagogico o divertimento per i più piccoli, è memoria dell’uomo: tramandata oralmente, poi nella sua forma scritta, porta il segno di diverse epoche culturali, credenze religiose, pensieri, che si succedono in una data area nel tempo.
Voce su voce, segno su segno, potremmo paragonare Il racconto, il Mito e la fiaba ad un terreno straordinariamente vario, formato dall’accumularsi di reperti archeologici nelle ere.
Incominceremo dunque a raccontare dall’inizio, dal primo evento davvero straordinario, che non ha nulla da invidiare alla magia di una strega o di un orco: la nascita della protagonista.
Lo spettacolo sarà l’occasione per stimolare i bambini alla riscoperta delle storie classiche, patrimonio della nostra cultura orale e letteraria. Gli attori, al termine del racconto, utilizzando un grande tappeto “Puzzle”, daranno vita ad un “Gioco dell’Oca” con cui analizzare le storie raccontate e inventarne delle nuove. Giocare con i miti delle origini e con la fiaba vuol dire giocare con un testo narrativo che trova origine nella più antica tradizione orale, di cui conserva la struttura e la suggestione, eco di simboli archetipi, di riti di iniziazione, ricca di immagini, personaggi e situazioni che parlano non solo il linguaggio della mente ma anche il linguaggio del cuore; luogo in cui i moti dell’animo, le pulsioni nascoste, il pathos, trovano forma rappresentativa e funzione catartica. Le storie saranno raccontate mediante l’utilizzo di diverse tecniche: si andrà dal racconto “narrato” all’uso degli oggetti animati, dalla danza al mimo.
Lo spettacolo rappresenta il punto di partenza per un percorso didattico più ampio, attraverso il quale la Compagnia FANTACADABRA, in coproduzione con il Teatro Stabile d’Abruzzo, nell’ambito delle iniziative dele celebrazioni Ovidiane lavorerà per stimolare la fantasia dei piccoli spettatori su più livelli: innanzitutto quello creativo attraverso la rielaborazione dello spettacolo; poi quello partecipativo tramite la condivisione di un grande gioco collettivo con cui ripercorrere i temi affrontati nello spettacolo; infine quello critico e cognitivo grazie alla creazione di schede didattiche appositamente elaborate che guideranno il bambino nel gioco col materiale emotivo ricevuto dalla visione dello spettacolo.
Durata: 60 minuti
Tematiche: Il Mito e la Fiaba, l’immaginazione e la fantasia
Interpreti: Laura Tiberi,
aiuti di scena: Santo Cicco Mario Fracassi e Pierlorenzo Puglielli
Testo e Regia: Mario Fracassi
Musiche: Paolo Capodacqua
Burattini e Pupazzi: Wally Di Luzio
Scenografia: prof. Gianni Colange