In merito alle ultime dichiarazioni del sindaco di Luco dei Marsi, Marivera De Rosa, precisa e puntualizza alcuni aspetti il consigliere della provincia dell’Aquila con delega alla viabilità marsicana Alfonsi, che torna a battere il tasto della imminente riapertura al traffico della Strada provinciale 22, interdetta dai lavori.
“Mi stupisce che la prima cittadina esprima infondate preoccupazioni circa l’ultimazione dei lavori sulla carreggiata; visto che ben dovrebbe conoscere il quadro economico e progettuale dell’opera stradale. Ritengo le sue preoccupazioni fuori luogo e preciso che la strada è per i 3/4 completata: ciò ci ha consentito di riaprirla al traffico prima del tempo previsto in base al contratto stipulato con la ditta, con addirittura un mese di anticipo, proprio prima delle ferie natalizie”, afferma.
Venerdì, quindi, la strada verrà riaperta ufficialmente. “Resta da completare un tratto di 800 metri, il quale verrà terminato, con la copertura di un particolare asfalto antigelo, a primavera, dato che adesso le condizioni atmosferiche non ce lo permettono”. I lavori di completamento dell’ultimo tratto stradale sono già inseriti nel quadro economico e progettuale e non abhiamo bisogno di controllori perché siamo abituati a realizzare gli impegni assunti. “Le promesse” aggiunge Alfonsi “sono state mantenute, dopo decenni di indifferenza nei confronti di questa arteria di fondamentale importanza, che unisce Luco dei Marsi al centro cittadino di Avezzano”.
“Ringrazio” conclude il consigliere “tutto il settore provinciale della viabilità e la ditta che ha eseguito celermente i lavori e che ci ha consentito, per l’appunto, la riapertura anticipata della strada. Ci scusiamo per il disagio sofferto in questi mesi da automobilisti e commercianti, ma sono lavori che andavano fatti”.
“Nonostante la strada alternativa non fosse di nostra proprietà, il settore viabilità della Provincia, inoltre, ha provveduto anche a fornire il bitume necessario e lo sfalcio dell’erba per mantenerla in condizioni di praticabilità”, questa la conclusione.