Avezzano. Una battaglia per far funzionare le cose in un momento di emergenza come quello del coronavirus. E’ quella fatta all’ospedale di Avezzano da Alessandra Danese, in prima linea nella struttura marsicana in questo periodo difficile per medici e infermieri.
Ha prima vivacemente protestato per la mancanza di presidi al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, poi ha consegnato una consistente raccolta di donazioni e infine ha avuto un’idea. Quella di dotare l’ingresso del pronto soccorso di tutta una serie di indicazioni e cartellonistica multilingua.
Alessandra Danese, che nella foto usa la sua auto per portare i presidi a destinazione, è una professionista che non usa quel mezzo solo per svolgere quel compito, la usa anche per recarsi al lavoro. E infatti lavora proprio lì, in frontiera, al pronto soccorso appunto. Ha svolto un lavoro eccellente basato anche su una constatazione che deve far riflettere tutti. II pronto soccorso di Avezzano non è praticato soltanto da marsicani né frequentato da italiani, ma ormai da mezzo mondo. Da nordafricani, cinesi e mediorientali. Era giusto dunque proporre indicazioni in varie lingue. Ma chi ci avrebbe pensato?