Tagliacozzo. La danza continua ad affascinare gli spettatori del festival internazionale di Mezza Estate. Per la trentunesima edizione gli organizzatori hanno voluto dare più spazio al balletto amato dal pubblico. Questa sera in piazza Obelisco alle 21.15 andrà in scena l’Astra Roma Ballet di Diana Ferrara. Ballerine e ballerini si esibiranno sulle note di Mozart, Vivaldi e Lucio Battista. Uno spettacolo effervescente. Non una celebrazione tout court, ma una vera e propria esplosione di emozioni sul filo intrecciato e armonioso della memoria con videografie, foto, voci e volti di grandi e piccoli artisti. Domani tornano i giovani talenti. Alle 17.30, al teatro Talia, andrà in scena Andrea Palladino in Il nuovo corso, con la supervisione di Gabriele Ciaccia, in collaborazione con Roberto Santavicca, una produzione Teatro dei Colori. I fatti d’Ungheria sono l’evento concreto, di un’attualità ancora irrisolta e bruciante, a partire dal quale lo scrittore redige la “favola politica” del Nuovo corso. L’eco della repressione sovietica, nella Budapest del 1956, non si è ancora spenta e quel titolo (che riprende alla lettera il fallimentare esperimento libertario) non poteva essere in alcun modo equivocato dai lettori dell’epoca, né suscita dubbi in quelli odierni. Eppure qualcosa che non torna c’è. A non coincidere, tra modello e racconto, non è tanto la concatenazione dei fatti, rispetto ai quali il narratore rivendica un’assoluta licenza creativa. Il paesaggio, ecco che cosa non combacia: la geografia urbana che fa da sfondo al racconto.