Tagliacozzo. Sabato 30 gennaio alle ore 10.30 al teatro Talia di Tagliacozzo, per il teatro scuola promosso dal Comune, e domenica 31 gennaio alle ore 17, per “Le domeniche da favola”, al teatro dei Marsi di Avezzano, il teatro del Buratto di Milano presenta “Babebìbo blu, colori e suoni delle parole”. Ideazione e messa in scena Renata Coluccini, in scena Benedetta Brambilla, Serena Crocco, scene Marco Muzzolon, ideazione di immagini e forme Lucia Menegazzo, realizzazione delle sagome Nadia Dilani, musiche originali Andrea Mormina, costumi Mirella Salvischiani, disegno luci Marco Zennaro, direttore di produzione Franco Spadavecchia. «Un tempo anch’io ero piccola, piccola come voi. Me ne stavo chiusa nella mia stanza e giocavo con le mie parole; le parole erano immagini, fantasie che riempivano la mia stanza, si disegnavano sulle pareti» La storia è quella di una bambina che non si sente ancora pronta ad affrontare il mondo. Nella sua solitudine gioca con suoni e parole in associazione libera e attraverso questi giochi scopre e riconosce, nominandole, alcune emozioni di cui fa tesoro. Solo allora sarà pronta ad affrontare il mondo, ad uscire dalla sua stanza. Le parole sono i sassi che ci fanno percorrere strade, sono chiavi che aprono porte, sono il respiro dei sogni, sono disegni nell’aria … ma prima di essere parole sono suoni. Ogni giorno posso cambiarle, scegliere le più importanti. Mi serve una parola per ridere, una per dormire, una per essere felice, una per quando sono triste e un’altra per arrabbiarmi. Nello spettacolo si compie un viaggio insieme agli spettatori, per scoprire quanto i suoni delle parole importanti siano vitali, come nella musica: procurano sentimenti di piacere e gioia, malinconia e tristezza, esuberanza e vitalità, a seconda di come si combinano fra di loro. Nella creazione delle immagini ci siamo ispirati a Kandinskij alla sua “Teoria armonica dei colori”, in cui diversi colori vengono associati a vari strumenti musicali; così abbiamo provato ad associare parole dai differenti suoni (duri/morbidi, aggressivi/suadenti) a emozioni e colori. Abbiamo attraversato con parole e immagini le suggestioni della tristezza, della paura e del coraggio, della forza, della rabbia e infine della felicità. Per la felicità, così difficile da esprimere a parole, abbiamo creato una partitura in cui le note sono segni, forme e colori che evocano suoni. “Con i bambini, spesso in modo spontaneo, parliamo usando parole che in apparenza non hanno significato, ma che descrivono il mondo attraverso versi e rumori. Come in una matrioska, dentro il suono si nasconde il significato, il nocciolo della parola, che diventa in questo modo facilmente comprensibile anche da chi ha un bagaglio lessicale ancora in costruzione. Le onomatopee danno ritmo, trasmettono emozioni e fanno ridere”, ha dichiarato Mara Pace. Prossimo appuntamento al teatro dei Marsi il 14 febbraio, teatro Bertolt Brecht con la “Favola delle tre melarance”. Prevendita: punto informativo di largo “Mario Pomilio”, corso della Libertà, Avezzano. Da lunedì a sabato dalle ore 18 alle 19.30. Nel giorno dello spettacolo la biglietteria del teatro dei Marsi apre alle 15.30.