Tagliacozzo. Impalcature montate nel centro storico di Tagliacozzo, il convento di San Francesco ha bisogno di un restauro. Dopo gli interventi dell’amministrazione comunale per riparare alcune tegole che hanno ceduto alla nevicata di febbraio 2012, sembra che l’edificio ecclesiastico sia a cuore anche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che tramite un finanziamento Arcus, un decreto finanziario destinato ai lavori pubblici, ha indetto dei lavori di riparazione e consolidamento del tetto e della facciata esterna dell’intera struttura, che con il tempo si sono deteriorati. 749 mila euro è la cifra annunciata per i lavori della Chiesa ed i tempi tecnici, riportati da contratto, si aggirano attorno ai duecentodieci giorni lavorativi, circa sette mesi. Come racconta il professor Fernando Pasqualone nel suo libro “Guida storico-artistica di Tagliacozzo”, la chiesa ha una datazione abbastanza lontana: è noto che in una bolla papale del 1252, l’Innocenzo IV pose addirittura un’indulgenza verso coloro che avessero contribuito al finanziamento dell’edificazione. I primi lavori risalgono al ‘Cinque-Seicento, quando è stato costruito il chiostro (nell’architrave del pozzo, è ancora possibile leggere la data di conclusione dei lavori: 1692); nel 1700, invece, è stato preso di mira l’interno della chiesa con un’innovazione di stile marcata rococò, tipico dell’arte Barocca, decisamente più laborioso e particolare rispetto all’idea primitiva. Tuttavia, sembra che i francescani si distinguono tra gli altri membri dell’ecclesia nel rapporto chiesa-lusso e nei lavori più recenti del 1960 si è eliminato il rococò per restituire l’originaria idea di semplicità alla chiesa francescana. A causa dei lavori di oggi si presumono, quindi, diversi cambi di programma per gli eventi estivi culturali della città, nei quali il chiostro è sempre un punto di riferimento per accogliere i turisti in mostre, convegni e concerti, specie durante la manifestazione di Ascanio prevista per il prossimo mese di luglio e per lo storico Festival di Mezz’estate. Lo stesso sindaco Di MarcoTesta ha annunciato su facebook le sue scuse per il disagio causato dai lavori, ma data la lunghezza dei tempi tecnici richiesti, è necessario evitare che la manodopera si realizzi nelle condizioni climatiche dei mesi più freddi. Raffaele Castiglione Morelli