L’AQUILA. Si è aperto ieri mattina il processo davanti al Gup  dell’Aquila nei confronti del Dj di 43 anni di Pescina accusato di  pedopornografia e violenza sessuale nei confronti di minori. I genitori di  quattro bambini, presunte vittime, tra cui due fratellini, si sono costituite parte civile. Secondo  l’accusa, il dj abusava sessualmente dei minori durante gli incontri nella sua  abitazione che  era divenuta una sorta di  set cinematografico a luci rosse. L’inchiesta è divisa in due filoni. Il primo  legato al materiale pedopornografico rinvenuto nell’appartamento dell’uomo di  cui si occupa per competenza in materia la procura antimafia dell’Aquila. Il  secondo è legato alla denuncia dei genitori di due bambini del paese che sarà  gestito dalla procura della Repubblica di Avezzano. E il processo ad Avezzano si  terrà il 16 dicembre. L’udienza di questa mattina è stata rinviata al 21 gennaio  perché è stata contestata una nuova circostanza e anche per dare modo ai giudici di decidere se i due procedimenti debbano essere  riuniti in un unico procedimento.
si sono costituite parte civile. Secondo  l’accusa, il dj abusava sessualmente dei minori durante gli incontri nella sua  abitazione che  era divenuta una sorta di  set cinematografico a luci rosse. L’inchiesta è divisa in due filoni. Il primo  legato al materiale pedopornografico rinvenuto nell’appartamento dell’uomo di  cui si occupa per competenza in materia la procura antimafia dell’Aquila. Il  secondo è legato alla denuncia dei genitori di due bambini del paese che sarà  gestito dalla procura della Repubblica di Avezzano. E il processo ad Avezzano si  terrà il 16 dicembre. L’udienza di questa mattina è stata rinviata al 21 gennaio  perché è stata contestata una nuova circostanza e anche per dare modo ai giudici di decidere se i due procedimenti debbano essere  riuniti in un unico procedimento.

 
			 
    	 
			







