Avezzano. Si torna a parlare della riapertura al traffico del centro di Avezzano, misura resa pubblica dal commissario prefettizio, Mauro Passerotti, con l’ordinanza dirigenziale n.304 del 23 settembre. La zona in questione, intorno a Piazza Risorgimento, è tornata accessibile a pedoni e automobili. Di conseguenza gli operai del Comune hanno ridisegnato delle nuove strisce pedonali per l’attraversamento sulla recentissima pavimentatura e provvederanno alla rimozione dei blocchi in marmo posti per bloccare il traffico.
“In relazione alla riapertura degli incroci di via Corradini con Corso della Libertà e via Trieste”, ci tiene a precisare il commissario Passerotti, “e con riferimento alle notizie riportate in alcuni articoli pubblicati ieri sugli organi di stampa, ho ritenuto opportuno fornire delle precisazioni per contributo e corretto diritto di informazione”.
“In primis è necessario chiarire”, sottolinea Passerotti, “che la riapertura di questi incroci non discende dal provvedimento di revoca, ossia dalla delibera 100 del 20 settembre 2019, ma costituisce effetto procedurale del completamento dei lavori di riqualificazione della fontana in piazza Risorgimento e aree adiacenti di stralcio, e come prerogativa di apposita ordinanza dirigenziale adottata in conformità alla normativa vigente e nel rispetto dei principi di legittimità dell’azione amministrativa”.
“Nello specifico si fa rilevare che gli incroci in questione”, prosegue, “sulla scorta degli atti di ufficio, non risultano oggetto di specifici vincoli da parte della soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per l’Abruzzo, diversamente dall’area di piazza Risorgimento, oggetto di specifico vincolo ai sensi del D.lgs 42/2004″.
“I lavori così come realizzati sono pienamente conformi al progetto definitivo approvato dall’amministrazione comunale”, conclude Passerotti, “compreso il mantenimento dell’apertura al traffico veicolare dei predetti incroci. Viceversa il provvedimento di revoca della deliberazione 180/2009, si è reso ineludibile in conseguenza alle modifiche sostanziali delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale e più in generale del sistema della mobilità, dell’ambiente e dell’assetto urbanistico apportate dalle amministrazioni precedenti che di fatto hanno vanificato le prescrizioni contenute nella delibera oggetto della revoca, facendo rilevare le stesse non più coerenti con le finalità che si intendevano perseguire”.