L’Aquila. Aperto, inclusivo, partecipato. Queste le tre parole fondamentali sulle quali l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia dell’Aquila ha progettato l’evento “Architetti al Centro”, in programma per il 24 giugno prossimo in Corso Vittorio Emanuele II, tra Piazza Duomo e i Quattro Cantoni, nel cuore pulsante della Città.
L’evento, curato dalla Commissione Cultura dell’Ordine e patrocinato dal Comune dell’Aquila, sarà parte dell’edizione 2023 di “Open! Studi aperti in tutta Italia” – per quest’anno programmata in concomitanza con il centenario della fondazione degli Ordini -, iniziativa il cui scopo è quello di unire idealmente i tanti studi italiani in un’unica, grande manifestazione diffusa sull’intero territorio nazionale, durante la quale aprire le proprie porte al pubblico.
L’obiettivo di “Architetti al Centro” è duplice: da una parte, innescare, attraverso l’attivazione di un confronto partecipato e inclusivo, un autentico dialogo tra i professionisti della categoria e i cittadini, favorendo il loro incontro all’interno di spazi condivisi; dall’altra, dare il giusto risalto al mestiere dell’architetto e al lavoro che quotidianamente i professionisti del settore svolgono sul territorio aquilano, presentando al pubblico idee, progetti e risultati concreti.
“Il 24 giugno prossimo si celebreranno i cento anni di riconoscimento della nostra professione – ha spiegato Sara Liberatore, Presidente dell’Ordine -, un anniversario per noi dall’alto valore simbolico: un’occasione perfetta per confrontarsi e riflettere insieme sulla figura dell’architetto nel mondo di oggi, specie in relazione allo spazio dell’abitare e alle sue trasformazioni nel tempo. L’iniziativa “Architetti al Centro” – ha aggiunto la Presidente – nasce proprio dall’idea di coinvolgere e alimentare il dialogo con i cittadini, per avvicinarli al mondo dell’architettura, valorizzando e riconoscendo il lavoro dei colleghi sul territorio”.
Lo spazio principale che ospiterà l’intero evento sarà una grande installazione site-specific, ideata e progettata dalla Commissione Cultura dell’Ordine, capace di dialogare con lo spazio pubblico ed il tessuto urbano circostante, per l’occasione “arredato” con vetrine e grafiche a tema dalle attività commerciali della zona. Al suo interno, durante l’intero arco della giornata, si svolgeranno diversi tavoli tematici e saranno presentati i progetti e le idee degli iscritti all’Ordine precedentemente raccolti tramite una call. Inoltre, allo scopo di valorizzare il lavoro dei giovani architetti attivi sul territorio aquilano, saranno esposte le tesi di laurea dei neo iscritti con meno di 35 anni di età.
Infine, per rafforzare lo spirito aperto e improntato al dialogo di “Architetti al Centro”, l’Ordine ha organizzato, in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di L’Aquila, il premio fotografico “Architettura e fotografia: la Piazza come luogo urbano”, rivolto ai professionisti del settore e non, al termine del quale le 12 immagini finaliste saranno esposte nella mostra dedicata allestita negli spazi dell’evento (il regolamento del premio è consultabile sul sito dell’Ordine www.architettiaquila.it). La finalità del concorso è quella di operare un censimento fotografico dello spazio pubblico della provincia aquilana, cogliendone, attraverso gli scatti, il valore e il fascino, ma anche le criticità e le contraddizioni.
“La piazza è il luogo di convergenza per antonomasia, da sempre fulcro pulsante della vita urbana – ha concluso Liberatore. La mostra fotografica si configurerà così come una narrazione attuale dello stato dei luoghi urbani della provincia aquilana, un racconto collettivo costruito dagli sguardi di chi queste piazze le vive e le frequenta nella quotidianità”.
L’attenzione per lo spazio pubblico, rivolta in particolare verso le sue forme e le sue funzioni sociali, insieme a quella riservata al progetto della scena urbana e del territorio, sono, da sempre, tra le priorità del Consiglio dell’Ordine degli Architetti: ecco perché l’auspicio di tutti è quello di poter assistere ad un’ampia partecipazione alle iniziative in programma, sia da parte dei professionisti che da parte dei cittadini. Un auspicio che, qualora dovesse tramutarsi in realtà, rappresenterebbe un segnale importante per l’intero territorio.