Avezzano. “Celebrerò la messa nella notte della natività nel santuario dell’Oriente di Tagliacozzo, grembo della comunità che ha scelto di accogliere una famiglia eritrea arrivata attraverso il corridoio umanitario. Il volto del Bambino ci attende per riaprire il vocabolario della Grotta di Betlemme e rileggere la parola smarrita e dimenticata, fraternità, ovvero Dio stampato nell’uomo e l’uomo nel cuore di Dio”. Questo il messaggio che il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, ha voluto lanciare alla Chiesa locale in vista del Natale. La tradizionale messa di mezzanotte verrà celebrata questa sera al santuario dell’Oriente di Tagliacozzo.
“Non siamo di fronte ad una commemorazione storica: siamo davanti a qualche cosa di vivo, che impegna, che esige un atteggiamento ed una scelta”, ha continuato il vescovo Santoro, “noi non commemoriamo, noi ricordiamo. Non è una memoria, il Natale, è qualcosa di ben di più. Quando noi pensiamo al mistero del Natale, mistero di Incarnazione, noi sentiamo che Cristo, Dio fatto uomo, appartiene all’uomo, è dentro l’uomo. Non è una religione d’intonaco, la nostra.
L’uomo porta dentro la presenza, il fermento, lo sconcerto di questa adorabile presenza divina; presenza di un Dio che si è fatto uomo non soltanto per vivere in noi e partecipare alla nostra vita quotidiana, ma anche per poter dare a questa nostra vita un senso, una forza di elevazione, una speranza che va aldilà della brevità della nostra giornata”.