#Tuttiabordo. #Nessunorestaindietro.
Questi gli hashtag usati come slogan dai dipendenti del McDonald’s di Avezzano per urlare alla Marsica intera di essere stati più forti del Covid-19. Una realtà che è tornata al completo nonostante l’emergenza sanitaria avesse minacciato di rompere i suoi equilibri.
L’imprenditore abruzzese Gaetano Miranda – lo stesso che si era indebitato e sostituito allo Stato per garantire una Pasqua più serena ai suoi dipendenti anticipando loro la cassa integrazione – ha reintegrato tutto il personale del ristorante marsicano.
“Il Covid-19 ci ha messo e ci sta mettendo a dura prova. Nel corso dei due mesi di cassa integrazione – come prevede la legge – i contratti in scadenza non potevano essere rinnovati”, ha raccontato Gaetano Miranda, “di conseguenza una decina dei nostri ragazzi registrava questo tipo di situazione. Con la riapertura di maggio, siamo riusciti a far ripartire solo il 25% del personale perché le norme restrittive prevedevano un afflusso ridotto di clienti da gestire unicamente attraverso il comparto drive”.
“Ad oggi”, ha continuato, “la risposta positiva dei marsicani, che sono tornati sin da subito a frequentare il McDonald’s, ci fa ben sperare. Proprio per questo abbiamo deciso di reintegrare tutti i dipendenti; non solo quelli che si trovavano in cassa integrazione ma anche coloro che si erano ritrovati con il contratto scaduto al termine dei due mesi. Siamo una famiglia e vogliamo che nessuno rimanga indietro a causa del Covid-19. Questa scelta, presa insieme ai manager e ai direttori, è stata sia umana, sia di proiezione futura e, se vogliamo dirla tutta, anche legata a un pizzico di scaramanzia”.
“Nella Marsica noi crediamo tantissimo, ci ha appoggiato in ogni nostra azione e decisione. Perciò, vogliamo ripagarla della fiducia che ci ha sempre dimostrato, riportando a lavoro tutti i ragazzi appartenenti a questo stesso territorio”.