Domani alle ore 21.15, nel chiostro di San Francesco in Tagliacozzo, il Festival Internazionale di Mezza Estate, con la vocalist sostenuta da Francesco Nastro, Luca Pirozzi e Pietro Iodice per le musiche di scena live per il film di Martin Scorsese dedicato al cantautore statunitense.
Settimana di Ferragosto per la XLI edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, in pieno svolgimento in Tagliacozzo, agosto con la strambata jazz del Cinzia Tedesco Quartet che rilegge le song di Bob Dylan.
Il F.I.M.E. è, infatti, un festival composito, costruito in tanti anni, che oggi continuare a godere delle ragioni estetiche dettate dalla direzione artistica e generale di Jacopo Sipari e Luca Ciccimarra, nonché dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio e dalla sua delegata alla cultura Alessandra Ricci, realizzate grazie alle istituzioni, in primis il Ministero della cultura, la Regione Abruzzo, il Comune di Tagliacozzo, e la sinergia con istituzioni quali la Sinfonica Abruzzese, resident orchestra e l’ Accademia musicale di Alto perfezionamento vocale “Adalo” diretta da Donata D’Annunzio Lombardi e allo storico sostegno della Banca del Fucino.
Il Festival Internazionale ospiterà giovedì 14 agosto, presso il Chiostro di San Francesco, alle ore 21,15 il Cinzia Tedesco Quartet per l’esecuzione delle musiche dal vivo del film No direction home: Bob Dylan di Martin Scorsese, con Francesco Nastro al pianoforte e synth, Luca Pirozzi al contrabbasso e Pietro Iodice alla batteria.
Cinzia Tedesco proporrà Like a Bob Dylan, intenso progetto musicale fra jazz e canzone d’autore, ideato da dalla stessa vocalist, un percorso originale nella memoria musicale collettiva capace di portare con sé il carico dei valori di anni fondamentali per la formazione della coscienza civile di tutto il mondo, mentre sullo sfondo del concerto scorreranno le emozionanti immagini del film di Martin Scorsese “No Direction home: Bob Dylan”. Uno straordinario omaggio a uno dei più grandi, sfaccettati e polivalenti musicisti, poeti e artisti del secolo scorso e figura emblematica della letteratura mondiale.
L’avventura di Dylan rappresenta senza dubbio un’impresa rischiosa, qualunque sia l’approccio adottato. Toccare uno dei pilastri della musica popolare del ventesimo secolo comporta sempre delle conseguenze, sia in termini di rispetto storico che di interpretazione personale. Cinzia Tedesco, artista già nota per esplorare territori oltre il jazz tradizionale, si cimenterà con un repertorio estremamente conosciuto, che per molti rappresenta un patrimonio monumentale del tempo. La sua scelta di reinterpretare brani così iconici suggerisce una volontà di rendere omaggio o di rimettere in discussione questi capisaldi. L’approccio adottato, che si colloca tra jazz con tratti post-bop e influenze più classiche, vede nei musicisti coinvolti interpreti di grande esperienza e raffinatezza.
La serata omaggio al cantautore statunitense, principierà con Lay lady lay. “Abbiamo deciso di omaggiare Bob Dylan – ha rivelato Cinzia Forte – per esaltare il suo essere grande scrittore di uomini, di storie di uomini ai margini e il viaggio che faremo stasera racconta il mondo nascosto dei tempi di Dylan e che ancora oggi rimane coperto tra le pieghe del bel vestito della società, un mondo insomma che non si vede ma che è fuso con la realtà”. Il viaggio inizia con il lento invito musicale di Hey Mr. tamburine, che poi si avvia spedita nel suo ritmo gioioso, quindi, Make you feel my love, seguita subito dopo da I shall be released; con il suo groove coinvolgente e, ancora, I see my light come shining”, Knockin’ on heaven’s door, Hurricane, in cui, l’anima della canzone e l’anima del jazz, l’improvvisazione sarà sovrana. Dopo la tempesta verrà sempre il sereno e Meet me in the morning sarà un duo contrabbasso e voce, prima di passare a Just like a woman. Ancora due grandi classici dylaniani, Blowin in the wind, quasi una ninna nanna una delle più famose canzoni di Bob Dylan, Like a Rolling Stones.
Prossimi appuntamenti: Dopo la pausa ferragostana, doppio appuntamento sabato 16 agosto alle ore 12, nella Faggeta di Marsia con le sigle dei Cartoons dai Flinstones a Lupin III, in chiave jazz eseguite da Francesco Bearzatti, Nico Gori, Andrea Rea, Daniele Sorrentino e Igor Caiazza, mentre la sera si ritornerà nel chiostro di San Francesco alle ore 21,15 per Karima “Canta Autori”, un omaggio alla canzone italiana, con un trio d’appoggio che schiererà Frassi, Evangelista e Guerra. La tempesta d’estate sarà scatenata dal violino di Abigeila Voshtina alle ore 6, l’alba di domenica 17 agosto, dinanzi al Santuario della Madonna d’Oriente. Antonio Vivaldi rappresenta in pieno il ricciolo barocco del manifesto, sua l’ansia onnicomprensiva, il demone bruciante che spinge il musicista ad una continua sperimentazione. La sua musica assumerà tra le dita della Voshtina e l’orchestra d’archi Suoni del Sud, i tratti di magnetici affreschi sonori o ambisce, grazie alla forza del suo potere evocativo e della sua logica formale, a conquistare una proprietà narrativa e una pregnanza illusionistica di tale intensità da trasfigurare l’astratto gioco dei suoni nella vividezza visiva e gestuale di un evento teatrale. In serata, alle ore 21,15, nell’incantevole cornice del chiostro di San Francesco, sarà lo stesso direttore artistico del Festival il M° Jacopo Sipari di Pescasseroli, alla testa dell’ Orchestra dell’ Istituzione Sinfonica Abruzzese a “incontrare” la voce di Silvia Mezzanotte per il progetto “Le mie Regine” ovvero i cavalli di battaglia di Mina, Mia Martini, Gloria Gaynor, Annie Lennox e Liza Minnelli.