Avezzano. Il Comune di Avezzano è pronto per sostenere le spese e gli investimenti (al 50%) delle imprese, liberi professionisti, associazioni sportive e istituzioni sociali danneggiati dall’emergenza sanitaria: completata la procedura burocratica -scattata dopo il disco verde dell’amministrazione Di Pangrazio- l’ufficio del Suap- dirigente Tiziano Zitella, funzionario Pasquale Partemi-, ha predisposto l’avviso pubblico che sarà pubblicato oggi (24 novembre) sull’albo pretorio del Comune.
Le istanze per l’inserimento nella lista dei beneficiari, corredata dalla dichiarazioni di possesso dei requisiti previsti dall’avviso pubblico, scaricabile sul sito, potranno essere presentate al Comune a partire dalle ore 9 del 29 novembre e fino al 6 dicembre per via telematica (mezzo pec) a: [email protected]
L’amministrazione ha messo a disposizione un plafond di 250 mila euro attinto dal fondo Covid (che potrebbe essere aumentato se occorre), in aggiunta ad altre misure di sostegno alle imprese per un importo globale di 350 mila.
Il fattore tempo: le domande di contributo al 50% delle spese sostenute e documentate effettuate dopo le pubblicazione del bando saranno inserite in un elenco seguendo l’ordine cronologico di presentazione al protocollo.
“Nel segno della massima trasparenza e concretezza”, affermano i consiglieri di maggioranza, Lucio Mercogliano e Carmine Silvagni, “l’amministrazione Di Pangrazio onora gli impegni assunti con il mondo produttivo e dà il via all’avviso pubblico per la presentazione delle richieste finalizzate a sostenere le spese e gli investimenti informando la cittadinanza in via preventiva. L’obiettivo, naturalmente, è quello di stimolare la ripresa delle attività messe a dura prova dall’emergenza coronavirus”.
L’iniziativa dell’amministrazione, approvata all’unanimità dal consiglio comunale, dove la maggioranza ha accolto un emendamento del consigliere di minoranza, Mario Babbo, prevede la concessione di contributi fino a un massimo di 1.500 euro e fino all’esaurimento dei fondi per investimenti in macchinari, attrezzature e impianti; ristrutturazioni aziendali; innovazioni tecnologiche per la digitalizzazione; vendita a distanza e smart working. Ma c’è spazio anche per i nuovi prodotti da immettere nel mercato. Sono esclusi dai benefici in primis le medie e grandi strutture di vendita e le attività di carattere industriale.