Celano. Prezzi in su per gli ortaggi del Fucino, ma il rischio dell’emergenza idrica è sempre in agguato. Le patate hanno raggiunto dopo anni di alti e bassi i 24 euro al quintale, bene anche le carote che si attestato sui 20 e i pomodori, venduti a 12 euro. Numeri importanti che per gli agricoltori sono stati una vera e propria boccata d’ossigeno nonostante tutti i disagi della stagione. Dalla grandinata di maggio fino al caldo torrido di agosto i contadini del Fucino non hanno avuto modo di stare tranquilli e ora, alla vigilia della chiusura della campagna, fanno una stima. Sui banchi dei mercati italiani è arrivato quest’anno meno prodotto di quello degli altri anni, per questo gli ortaggi del Fucino sono stati premiati con prezzi superiori al trend degli ultimi anni. Oltre ai bilanci, ieri, è stato anche il giorno della riflessione. I rappresentanti istituzionali, delle associazioni di categoria e del mondo contadino si sono ritrovati a Celano per discutere dell’emergenza idrica che ogni anno si presenta nel territorio. Ricco il parterre di coloro che hanno risposto all’invito del Sindaco di Celano, Senatore Filippo Piccone di aprire una discussione che si concentri soprattutto sulle possibili soluzioni e su come farle diventare realtà “altrimenti si potrà parlare di fallimento per la classe dirigente attuale”. “E innegabile il fatto che l’agricoltura fucense rappresenti un settore di importanza vitale non solo per la Marsica ma per l’intera regione – ha esordito il Sindaco Piccone – ed è per questo che a volte ci concentriamo più sulle analisi che sulle soluzioni. Da questo momento è necessario passare dalle analisi alle proposte delle soluzioni. Il comparto agricolo in passato è stato tenuto in piedi da uno strisciante assistenzialismo, oggi deve diventare strumento per una buona distribuzione delle opportunità. Esso è imprescindibile risorsa del territorio e l’acqua sta all’agricoltura come l’energia all’industria o i trasporti alla mobilità. L’agricoltura d’altri tempi è scomparsa, occorrono soluzioni altrimenti gli agricoltori dovranno pagare l’acqua per l’irrigazione dei campi; come diventa sempre più necessario risparmiarla o riciclarla in quanto bene vitale per l’agricoltura che è vitale per la nostra economia”. E’ stata poi la volta di Cesidio Piperni, Assessore alle politiche agricole del Comune di Celano che ha sottolineato la capacità del comparto di creare occupazione e richiamato l’attenzione sulla manutenzione dei canali principali. Il capogruppo della minoranza consiliare Carlo Cantelmi ha detto che è opportuno “uscire dal concetto di emergenza nel Fucino”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Consigliere Giuseppe Cleofe che ha parlato di mancato sviluppo del Fucino ed ha auspicato proposte serie per la soluzione dell’annoso problema. Per il Consigliere Aniceto Ciaccia “ognuno è chiamato a fare la propria parte”. Fino qui la prima parte del dibattito in corso di svolgimento. sono attesi ora gli interventi dei rappresentanti regionali, provinciali, comunali e delle categorie professionali per individuare le possibili soluzioni