Avezzano. “L’intero comparto agricolo della provincia dell’Aquila, con un occhio di riguardo all’area marsicana e quindi fucense, va tutelato e potenziato per sostenere la redditività degli agricoltori e quindi la sopravvivenza del settore”, dichiara Anna Maria Taccone, candidata Consigliera alle elezioni regionali del 10 marzo nella lista di Forza Italia per la provincia dell’Aquila.
“Provenire da una famiglia con origini contadine ha radicato in me tanto l’amore per la natura quanto il valore dello spirito di sacrificio, due pilastri che hanno segnato la mia crescita e la mia educazione. Ancora oggi, a distanza di anni, custodisco gelosamente i ricordi di quelle esperienze nei campi, vissute al fianco dei miei nonni e della mia famiglia, è lì che sono le mie origini. Una scuola di vita che, non solo per questo, va sostenuta come, se non più, di altri comparti. Sotto il profilo economico l’agricoltura è uno dei settori che presenta il più alto grado di rischio imprenditoriale, essendo soggetta al fattore climatico e quindi esposta ad intemperie non governabili. Ma non solo, non possiamo dimenticare che l’agricoltura soddisfa il bisogno primario dell’uomo, quello di nutrirsi, possibilmente in modo sano! ”, prosegue la candidata.
Taccone, a lungo presidente dell’Aciam, ha sposato la causa della sostenibilità e, per questo, è profondamente convinta dell’importanza di valorizzare e sostenere anche l’evoluzione del mondo dell’agricoltura che deve guardare avanti ed essere supportato dalle Istituzioni attraverso ogni meccanismo possibile, dalle infrastrutture alle fiscalità agevolata fino ai contributi mirati.
“Va chiarito che le decisioni che contano vengono prese in Europa, dove si scrivono le regole principali, ma nessuna delle istituzioni si può esimere dal fare la propria parte. Le imprese agricole devono essere messe in condizione di produrre in maniera sostenibile. Il mio impegno è finalizzato a sviluppare e rafforzare quelle politiche economiche che possano giovare direttamente ai professionisti del settore. Fucino, certamente un valore aggiunto in seno alla Marsica e all’Abruzzo più in generale, contribuisce al sostentamento economico di migliaia di famiglie, è una ricchezza del nostro territorio sotto ogni punto di vista e ci garantisce la possibilità di sviluppare una filiera produttiva a chilometro zero che sia un vanto per la nostra Marsica e un privilegio per tutto l’Abruzzo. Produrre cibo di qualità deve essere il nostro obiettivo e immetterlo sul mercato in modo economicamente sostenibile deve essere compito della politica e delle istituzioni”.
“Dobbiamo mettere gli agricoltori nella condizione di avere maggiori margini di guadagno dalle loro produzioni poiché ad oggi, dalla filiera che li vede protagonisti, nelle loro tasche rimane solo il 2% del valore economico che arriva sul mercato, e questo è oggettivamente inaccettabile. L’agricoltore è l’anello più debole della catena poiché non ha la forza politica ed economica di imporre sul mercato i prezzi dei suoi prodotti. La conseguenza è che a questa categoria restano solo le briciole della loro fatica. Ma non bisogna dimenticare che gli agricoltori rappresentano un enorme valore strategico, se perdiamo questo comparto perché nessuno ha più convenienza a portarlo avanti, finiamo per perdere anche tutti i settori ad esso collegati, dall’alimentare al Made in Italy enogastronomico, una garanzia di qualità che tutto il mondo ci invidia. La politica non può assolutamente voltarsi dall’altro lato, ha il dovere di sostenerli, per rendere l’agricoltura sostenibile”, conclude Taccone.