Avezzano. Le coltivazioni del Fucino “benedicono” il “mini-ciclone Lucy” che con le copiose piogge sta favorendo l’irrigazione dei campi già seminati. Dopo le abbondanti nevicate dei mesi scorsi, seguite da un periodo di sole e caldo, l’agricoltura marsicana era in difficoltà e già si intravedevano dei disagi legati ai terreni secchi e alla carenza dell’acqua. Proprio nel momento di difficoltà, come una manna dal cielo, è arrivato il mini-ciclone che si è rivelato fondamentale per l’agricoltura che ha bisogno di acqua per la crescita primaverile delle coltivazioni. Secondo la Coldiretti “la neve sopra i mille metri e la pioggia in pianura contribuiscono a ristabilire le scorte idriche e combattere la grave siccita’ dopo un mese di marzo con precipitazioni dimezzate (-52%)”. Le precipitazioni, quindi, si stanno rivelando fondamentali per i contadini che nelle prossime settimane non avranno problemi a irrigare i campi. ”La pioggia per essere utile deve però”, precisa la Coldiretti, “cadere in modo costante, leggero e durare come previsto per i prossimi giorni mentre i forti temporali soprattutto se accompagnati da grandine provocano gravi danni alle colture primaverili con i terreni che non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento”. Una situazione che aumenta il pericolo di frane e smottamenti in un Paese come l’Italia dove ci sono 5.581 comuni, il 70% del totale, a rischio idrogeologico, dei quali 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamita’.