Pescara. “Anche se arrivano in ritardo, condivido le preoccupazioni espresse dal consigliere regionale di opposizione Caramanico ma il buon senso vorrebbe che Caramanico stesso, prima di tutto, si chiedesse e ci spiegasse le motivazioni e le cause di un bilancioregionale riodtto al limite del possibile in termini di risorse diponibili e di una situazione che vede, di conseguenza, i fondi necessari per sostenere i centri di ricerca quasi azzerati”. Cosi risponde l’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, all’interrogazione presentata dal consigliere del PD, Franco Caramanico. “Ricordo – sottolinea l’assessore Febbo – che i trasferimenti finanziari da parte del Governo centrale per le Regioni hanno avuto un drastico ridimensionamento e, di conseguenza, questo si riflette anche sui bilanci di enti regionali importanti come l’Arssa ed il Cotir. “Il consigliere del Pd – rimarca Mauro Febbo – dovrebbe sapere che il Cotir è stato gestito per ben cinque anni e, fino ad appena quattro mesi fa, da un consiglio di amministrazione presieduto da Cilli (quota Pd) nominato da lui stesso, da Del Turco e dal suo partito di riferimento che ha lasciato in eredità un bilancio disastroso con circa un milione di euro di debiti solo nel 2010 dopo i 600 mila euro già erogati (per un totale di un milione e 600 mila euro). Ma non solo! Ripercorrendo la gestione presieduta da Cilli, si evince che la Regione Abruzzo, per ripianare i debiti di quel consiglio di amministrazione, ha erogato finanziamenti pari a un milione e 600 mila euro per il 2009, un milione e 480 mila euro nel 2008 e un milione 300 mila euro per il 2007. Per non parlare poi del personale a contratto determinato che, come per magia, è stato definitivamente stabilizzato con un aggravio ulteriore sul bilancio nonostante il parere contrario della Giunta Regionale e attualmente al vaglio della Corte dei Conti. Il centro di Ricerca è stato utilizzato allegramente per farne una gestione da stipendificio senza produrre innovazione e risultati di rilievo importanti per il territorio e questo nonostante nella struttura lavori personale di esperienza, tra cui ricercatori con eccellenti curricula che non vengono utilizzati al meglio delle loro potenzialità. Comunque, posso rassicurare Caramanico sul fatto che, nonostante avessimo ereditato un bilancio regionale di ben 4 miliardi di euro di debiti, questa Direzione Agricoltura ha cambiato metodo e indirizzo di spesa per ottenere risultati concreti ed efficaci. L’assessorato all’agricoltura, infatti, sta lavorando costantemente e si sta adoperando alla problematica del Cotir anche attraverso l’individuazione di proposte alternative di finanziamento allo scopo di garantire, nell’immediato un percorso di risanamento, la stabilità ed il rilancio del Cotir e degli altri centri di ricerca regionali”.