Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva e membro della Commissione Agricoltura nella Camera dei Deputati è intervenuta ieri sera in diretta su AbruzzoLive per trattare alcune tematiche rilegate all’emergenza Covid-19. Intervistata da Raffaele Castiglione Morelli, dopo la riunione nella Camera per l’intervento del premier Giuseppe Conte, l’onorevole ha dichiarato che nel campo dell’agricoltura si sta lavorando per creare una nuova piattaforma e non solo voucher che rispondano alla necessità di domanda-offerta.
“Dall’inizio di questa emergenza è stato sicuramente molto forte il messaggio per i cittadini: non poteva mancare il cibo sugli scaffali”, esordisce la Gadda, “quindi oltre ai sanitari he combattono in prima linea, ai volontari e a tutti gli enti a lavoro, è necessario un grazie al mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare che non hanno fatto mancare i beni primari. Così anche per i piccoli produttori che trattano prodotti freschi, molto danneggiati dalla chiusura del settore turistico e gastronomico”. Sulle possibili soluzioni per la seconda fase dell’emergenza nel mondo agricolo “Il mondo agricolo vive anche una grande crisi liquidità. Sono in difficoltà allevatori, pescatori e tutto il settore. Servono misure specifiche di sostegno”, continua, “il lavoro agricolo non può essere svilito, non è che tutti possono fare agricoltura. Io, sicuramente, non sono per lasciare la gente sul divano con il reddito di cittadinanza, ma l’agricoltura non è la cenerentola dei reparti produttivi. Bisogna trovare le giuste misure per estendere la cassa integrazione a tutti i reparti che ne hanno bisogno. Dove manca la manodopera sono necessari strumenti per agevolare l’incontro tra domanda e offerta e su questo la commissione e il governo stanno lavorando su una nuova piattaforma, oltre i voucher per regolarizzare il lavoro”.
Promotrice e ideatrice della legge 166 sugli sprechi alimentari, la Gadda è intervenuta anche riguardo le politiche del Terzo settore: “la legge sugli sprechi fa incontrare imprese con il mondo del volontariato”, spiega, “Il 5×1000, per chi non la sapesse, è la possibilità di destinare la quota dell’irpef a una serie di categorie di soggetti. I contribuenti italiani possono destinare una quota parte delle loro imposte a chi ne necessita nella società a loro scelta. Molti lo hanno destinato al volontariato. L’ultima novità è degli enti gestori della aree protette, nel 2017: sono 500 milioni di euro per il 5xmille e di questi una quota parte è stata destinata al Parco Nazionale d’Abruzzo”. Continua, “con la legge sugli sprechi anche i negozi degli elettrodomestici possono donare con agevolazioni sia alle associazioni di volontariato sia agli enti pubblici, alle carceri o alle scuole. Questo è molto importante in questo periodo dove si riscontra nella tecnologia un vitale strumento di comunicazione e di contatto per tutti”.
Un ultimo intervento, l’onorevole l’ha fatto sulle politiche nazionali ed europee “io vivo in Lombardia e vi assicuro che tra le cose più tristi dell’emergenza c’è stata l’impossibilità di molte persone nel salutare le persone scomparse a causa del virus”. Scorrono così nella mente, le immagini dell’esercito che trasportavano le salme di Bergamo. Immagini nitide del momento più tragico dell’emergenza. “ItaliaViva è un partito europeista, ma l’Europa deve fare quello per cui è nata e deve stare vicino alle fragilità di questo periodo di cittadini e imprese, a partire dalla Cassa Integrazione. Sul Mes, “bisogna chiedere all’Europa di snellire innanzitutto la burocrazia, come ad esempio sulla Pac per le politiche agricole, c’è bisogno veloce di liquidità. Le risorse del Mes, 36 miliardi sul focus dell’emergenza sanitaria riguardo la programmazione sono necessari, senza condizioni”.