Avezzano. Nasce l’Opoa-Marsia Soc Cooperativa agricola arl dalla fusione di due organizzazioni di produttori ortofrutticoli del Fucino. Una grande aggregazione di produttori che ha l’obiettivo di aumentare la competitività e acquisire un posizionamento strategico sui mercati. “Con la fusione vogliamo perseguire l’integrazione dei fattori produttivi, organizzativi e commerciali” esordisce il Presidente Luigi D’Apice titolare insieme ai fratelli di una delle più importanti aziende attive nella coltivazione e lavorazione dei Finocchi “la missione di OPOA Marsia è quella di aumentare la nostra capacità competitiva ed acquisire un rilevante posizionamento strategico sui diversi segmenti di mercato nazionali ed esteri ma, soprattutto, vogliamo valorizzare al meglio i prodotti dei nostri associati e creare lavoro e sviluppo economico nel territorio”.
I numeri della nuova OP sono importanti, la fusione, infatti, ha messo insieme 19 aziende quasi tutte società e cooperative per un totale di 136 soci. Il piano industriale per il 2018 prevede: la coltivazione di 1052 ettari a ortaggi: Finocchi, Carote, Radicchio, Lattughe, Spinaci, Endivia, Riccia, Scarola, Cavoli, Cavolfiori, Verze Cipolle, Porro, Aglio e patate, un fatturato superiore ai 30 milioni di euro, l’occupazione tra diretta ed indotta di circa 1.000 lavoratori.
“Circa il 90% delle nostre produzioni sono destinate alla GDO ed ai Mercati Generali, per adesso solo il 10% è destinato all’esportazione, ma la nuova organizzazione commerciale punta ad incrementare sensibilmente l’export“ afferma Fabio Ciaccia Amministratore Delegato di OPOA Marsia “Il Piano operativo approvato 2018/2022 prevede investimenti per oltre 7,4 milioni di euro, destinati ad accrescere la capacità competitiva delle aziende attraverso l’introduzioni di innovazioni tecnologiche, la salvaguardia e la protezione dell’ambiente, la promozione commerciale, la prevenzione e la gestione dei rischi”. Conclude Ciaccia.
Particolarmente soddisfatto di questa importante operazione societaria è il Presidente di Confagricoltura L’Aquila Fabrizio Lobene “abbiamo impiegato circa un anno per raggiungere l’obiettivo della fusione, operazioni più complessa dal punto di vista burocratico che dalla volontà degli associati. Oramai è chiaro che nel nostro territorio e per la nostra attività rimanere piccoli non è più bello. La concorrenza dei paesi europei ed extraeuropei nel settore orticolo, si può fronteggiare solo attraverso grandi aggregazioni che hanno la possibilità di investire ingenti risorse e diventare interlocutori privilegiati per le grandi catene di distribuzione. Gli imprenditori del Fucino ce la stanno mettendo tutta per garantire la crescita e lo sviluppo occupazionale. Questa aggregazione dimostra quanto miopi siano quelle politiche di campanile che non recano alcun beneficio al territorio, ci aspettiamo scelte consapevoli indirizzate a creare quelle infrastrutture necessarie a garantire le migliori condizioni che stimolano gli investimenti in un settore dove le imprese locali non hanno alcuna intenzione di delocalizzare”. Conclude il Presidente Lobene