Avezzano. Ci sarebbero vecchie ruggini tra tifoserie dietro all’agguato sventato prima della partita tra Vis Pesaro e Avezzano fuori dallo stadio Benelli. E’ questa una delle ipotesi battute dagli investigatori su quanto accaduto. Al parcheggio dell’impianto, a Pantano, secondo quanto riportato dal Corriere Adriatico, erano attesi anche dei supporter dell’Avezzano che si stavano recando in auto ad assistere all’incontro, ma qualcuno ha provato a intercettarli prima, nella zona di via Salandra. Quel qualcuno era un gruppo di giovani, oltre una ventina di persone, presunti ultrà vissini. In realtà le ruggini tra le due tifoserie non sono di quelle che non si riesce a scalfire, ma ci si ricorda tuttavia di uno scontro recente che risale a un paio d’anni fa e di un altro per cui addirittura bisogna ritornare indietro di una ventina d’anni.
Quando i tifosi dell’Avezzano hanno intuito quello che stava loro per accadere hanno fatto rapidamente dietrofront tanto che sono potuti entrare allo stadio solo alla fine del primo tempo. E’ stato dato l’allarme alle forze dell’ordine perché si era fatto in tempo a vedere che il gruppo indossava felpe con cappucci calati fin sopra gli occhi o comunque a nascondere le fattezze del viso e c’è chi avrebbe notato sassi e spranghe nella mani o in tasca. Sul posto erano già presenti poliziotti, carabinieri e vigili urbani del servizio d’ordine. E si è rivelato alquanto provvidenziale l’arrivo di una pattuglia della polizia municipale sul posto per la viabilità. Alla vista dei vigili urbani il gruppo si è disperso scappando un po’ ovunque, ma un ragazzo, che risultava colpito da Daspo, è stato bloccato e condotto in Questura per degli accertamenti.