San Benedetto dei Marsi. Aggressione al giovane marocchino,coinvolto anche un carabiniere. Proseguono a 360gradi le indagini per fare luce sul pestaggio dell’extracomunitario colpito con violenza da un gruppo di giovani. Secondo una prima ricostruzione dei fatti il marocchino aveva chiesto a ragazzi che si trovavano in strada di abbassare la voce perchè a quell’ora dormiva i bambini. Dalla richiesta è scattata la lite che è degenerata portando addirittura gli aggressori a bruciare l’auto del marocchino. Nello scontro tra l’extracomunitario e i giovani di San Benedetto sarebbe coinvolto anche un uomo delle forze dell’ordine. Secondo alcune testimonianze il militare avrebbe detto al giovane di uscire di casa, mostrando il tesserino. I carabinieri della compagnia di Avezzano, guidati dal capitano Marco Mascolo, stanno cercando di ricostruire la vicenda. Si sta cercando di capire cosa è accaduto quella notte e se veramente si è arrivati a picchiare uno straniero e a bruciare un’auto solo perché prima sua moglie e poi lui si sono lamentati per degli schiamazzi notturni. Intanto il giovane, difeso dall’avvocato Pasquale Motta, avrebbe riconosciuto cinque persone su sette, parlando anche del carabinieri che si sarebbe fatto aprire, costringendolo a uscire di casa.