Avezzano. È passato quasi un anno da quando lamentavo il numero eccessivo di stranieri che liberamente circolano nelle nostre strade e si erogano il diritto di entrare nelle nostre attività, spesso mettendoci in difficoltà. Ecco, c’è stato l’epilogo: due ubriachi si sono introdotti nel nostro negozio creando il panico”. A parlare è Savina Mazzocchi, di Elena Mirò, negozio di abbigliamento in pieno centro di Avezzano, su Corso della Libertà, a pochi passi da via Corradini.
Lei non era in negozio al momento della violenta aggressione da parte di due stranieri, E.F. A., 24 anni, e M. A., 30 anni, poi arrestati dalla Finanza, ma racconta i momenti drammatici vissuti dalla collega, Anna Rita Lanciotti, che era sola, e che è riuscita a evitare il peggio lottando con tutte le forze. “In un primo momento”, racconta, “è riuscita a mandarli via, poi non contenti, hanno provato a rientrare e mentre lei tenacemente cercava di tenere chiusa la porta, loro davano testate al vetro. Quattro ragazzi si sono fermati, ma davanti a tanta furia si sono impauriti. Hanno comunque chiamato il 112 per ben tre volte, senza risposta. Sono stati bravissimi a fermare una macchina della Finanza che passava di qua per un caso fortuito. Immediatamente sono scesi e hanno rincorso i balordi che nel frattempo si davano alla fuga. Anna Rita è rimasta impietrita, prontamente aiutata da una nostra amica. Sono stati presi dopo una colluttazione e portati in ospedale. Ora si trovano al carcere di San Nicola. Quanto tempo ci resteranno? Due giorni? Noi intanto tremiamo di paura”, continua, “cerchiamo di capire se sia il caso o meno di mettere un campanello, un apri porta, una telecamera, feritoie tra le quali spiare, cannoni puntati verso la strada o un ponte levatoio da abbassare a nostro piacimento. Sono completamente inutili le nostre denunce se dopo due giorni questi farabutti sono liberi di ripetere il gesto verso i nostri vicini. Siamo in piazza e alle 18.30 non possiamo aver paura di stare da sole dentro i nostri negozi. Vogliamo ringraziare i quattro ragazzi che sono rimasti fino alla fine per evitare il peggio e i finanziari che con coraggio hanno fatto più del loro dovere”.