L’Aquila. L’Authority delle Comunicazioni ha varato i “nuovi criteri di distribuzione delle cassette di impostazione nell’ambito del servizio universale”, affidato a Poste Italiane. Si tradurranno in una riduzione del numero (in una misura che verrà dettagliata nel piano in due anni che sarà presentato da Poste, ma nell’ordine di un taglio da 46.500 a 29mila, come confermano addetti ai lavori) considerando “l’evoluzione del mercato postale che ha portato negli ultimi anni ad una drastica riduzione dei volumi postali accettati attraverso le cassette di impostazione fino a rappresentare solamente una percentuale di circa il 3% del volume totale, con un trend di diminuzione di oltre il 20% annuo”.
Vengono tutelate le esigenze di piccoli comuni e aree rurali, e si guarda al futuro sottolineando come “l’introduzione di cassette di nuova generazione denominate smart letter box possa essere utile a contribuire al processo di modernizzazione ed efficientamento della rete” se non peseranno sui costi del servizio universale e se verrà garantita la raccolta delle posta anche “qualora risulti la presenza di almeno un invio al loro interno” (saranno digitali, anche per poter verificare a distanza se e quante lettere sono state imbucate).