Avezzano. Un saluto in punta di piedi, proprio come avrebbe voluto lui, tra la famiglia, gli amici di sempre e i colleghi. Paolo Guadagni, volto e penna storici del giornalismo marsicano si è spento domenica all’età di 73 anni dopo una breve malattia che lo aveva costretto a rinunciare alle sue grandi passioni.
Una grande perdita non solo per la moglie Elena e per i figli Maria Teresa e Vincenzo, ma anche per gli adorati nipotini che correva ogni giorno a prendere a scuola, per gli amici del Gema e per i colleghi di tutti i media locali che oggi non hanno fatto mancare la loro presenza in cattedrale per l’ultimo saluto.
Paolo era anche un uomo sensibile, amante della natura ed esperto di funghi . Amava trascorrere il suo tempo libero all’aria aperta e a Balsorano, suo paese d’origine, dove andava spesso e ritrovava gli amici di sempre e si fermava a fare quattro chiacchiere. Anche il sindaco, Antonella Buffone, ha preso parte alla cerimonia funebre in segno di vicinanza di tutta la comunità alla famiglia Guadagni.
“Auguriamo a Paolo di entrare in una vita piena dove l’angoscia della precarietà non abbia più vita”, ha ricordato don Claide Berardi nell’omelia portando il saluto del vescovo monsignor Pietro Santoro che non ha potuto prendere parte ai funerali, “chiediamo al Signore che faccia scendere nei nostri cuori questa sua promessa perché Dio non nega mai a nessuno una nuova possibilità”.
Prima della benedizione finale il collega di sempre Plinio Olivotto ha voluto salutarlo ricordando le tante battaglie portate avanti insieme in 30 anni di lavoro e annunciandogli di dover scappare perchè doveva andare a scrivere un articolo importante, quello su di lui. Provato per la perdita dell’amico l’editore di Antenna 2, Gianni Napoleone, dove Guadagni ha lavorato per anni.
Commosso il presidente dell’ordine dei giornalisti Stefano Pallotta, il collega del Centro Roberto Raschiatore, quelli del Messaggero Pino Veri e Manlio Biancone, e poi ancora Mario Sbardella, Luisa Novorio, Katia Scolta e molti altri che con lui hanno condiviso un pezzo di vita insieme.
Dopo la cerimonia la salma è stata trasferita dall’agenzia funebre Rossi che ha curato il servizio, nel cimitero di Gioia dei Marsi.