Magliano de’ Marsi. Oggi la Marsica perde un uomo di montagna, un vero uomo di montagna. Di quelli che se da un lato era sempre rigoroso e intransigente sugli aspetti più legati alla sicurezza, dall’altro era un amicone, un compagnone, sempre pronto a fare di più e a fare meglio.
Magliano de’ Marsi dice a ddio a Achille Fontani, conosciuto da tutti solo come “Lillo”. Fontani aveva 74 anni e da qualche tempo le sue condizioni di salute si erano aggravate.
Originario di Roma, Lillo era diventato marsicano “di adozione”. Arrivò a Magliano perché lavorava alla Siemens e nella Marsica si innamorò del Monte Velino. A lui si deve “la storia” del Velino, quella storia che lo ha fatto conoscere a tantissime persone che hanno iniziato a venire nella Marsica anche da fuori regione.
Fu proprio questa passione incommensurabile per il Monte Velino che fondò e fu il primo presidente del G.e.V., il gruppo escursionisti del Velino, ancora oggi molto attivo nel territorio.
Fu un pioniere degli sport di montagna. Negli anni Ottanta, primi Novanta divenne un “personaggio” nella Marsica: segnava sentieri e curava le cartine, organizzava corsi per formare guide escursionistiche e insegnava a sciare. In una sua foto pubblicata in evidenza sui social scherzava con uno dei suoi primi allievi, Enzo Ventimiglia, il giovane del soccorso alpino della stazione di Avezzano, scomparso prematuramente.
Ha amato tantissimo Enzo, come ha amato tutti i giovani che volevano avvicinarsi alla montagna con passione ma anche con rispetto.
Appassionato delle scalate sulle Dolomiti, tornava sempre a Magliano, dove si impegnò anche per raccogliere fondi per costruire il rifugio capanna di Sevìce, a 2119 metri. Un rifugio che poi divenne fondamentale per chi avrebbe voluto attraversare il Velino fino al Sirente: Con la sua costruzione ora ci si può fermare una notte al Sevice e un’altra al Rifugio Sebastiani.
Al rifugio organizzava i turni, affinché rimanesse aperto dalla fine di luglio fino ai primi di settembre, sempre con due persone. Con lui, l’escursionismo della Marsica ha fatto il salto di qualità entrando nelle prime federazioni. Oggi il G.e.V. e tutti gli appassionati di montagna piangono “Lillo”, l’uomo che si innamorò del Velino e lo rese ancora più grande.