MarsicaLive
  • ABRUZZO
  • PESCARA
  • NECROLOGI
  • PUBBLICITÀ
No Result
View All Result
Seguici
MarsicaLive
  • ABRUZZO
  • PESCARA
  • NECROLOGI
  • PUBBLICITÀ
No Result
View All Result
MarsicaLive
No Result
View All Result

Ad Avezzano si parla di Marsica Borbonica, terre, uomini e istituzioni con D’Amore

Redazione Attualità di Redazione Attualità
3 Novembre 2015
A A
48
Condivisioni
966
Visite
FacebookWhatsapp
La situazione della nuvolosità, correnti e dei fenomeni previsti da GFS alle ore 02:00 di Mercoledì 15 Ottobre. Saranno possibili dei rovesci moderati su tutta l'area marsicana

Il meteo nella Marsica 13 – 18 ottobre: da martedì possibile guasto e temperature in diminuzione

12 Ottobre 2025

Il Santuario di Pietraquaria accoglie le suore Zelatrici: nuova guida per la Domus Mariae

12 Ottobre 2025

Avezzano. Lunedì 16 novembre alle 16, nell’aula conferenze del Comune di Avezzano, il ricercatore e saggista Fulvio D’Amore tratterà, per l’Università della Terza Età e per l’Auser, il tema storico: «Marsica Borbonica. Terre, uomini e istituzioni (1734-1861)». La lezione, accompagnata da un dettagliato percorso multimediale (PowerPoint), caratterizzato da immagini e documenti d’epoca, è finalizzata a spiegare un periodo che inizia dall’ascesa al trono di Carlo III di Borbone, alla Restaurazione di Ferdinando IV del 1815 con il nome di Ferdinando I, fino alla caduta dell’ultimo baluardo borbonico rappresentato dalla fortezza di Civitella del Tronto (20 marzo 1861). Uno scenario socio-politico-economico di ben centoventisette anni, che vide la Marsica, una regione inclusa allora nell’Abruzzo Ulteriore Secondo posta sulla linea del confine pontificio, sconvolta dalle ripercussioni della Rivoluzione Francese protesa ad abbattere con forza l’Antico Regime. Insorgenze contro i signori giacobini locali e forti assembramenti massisti avversi alle truppe francesi, insanguineranno Avezzano e dintorni. Nell’esposizione della difficile tematica, il saggista affronterà l’organizzazione giuridica del territorio, citando nomi e uomini marsicani al servizio dei feudatari del posto e poi asserviti al governo di Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, sempre in lotta con il vescovo dei Marsi, per la supremazia territoriale o per la nomina dei sacerdoti ai benefici. L’analisi, svolta a tutto campo con documentazione d’archivio di prima mano, permetterà di capire borges borjes Sante Marie, Cascina Mastroddi rievocazione briganti (8)le difficili strutture giuridico-amministrative della zona dove, al momento dell’insediamento del Borbone (1734) vigevano ben undici legislazioni, usate a proprio favore da baroni, conti, marchesi vescovi e molti locati della Dogana di Foggia, che cercavano di sfuggire con le immunità previste alle Corti Baronali e alle Udienze Provinciali. Insomma, un panorama complesso e variegato di norme dal quale era arduo districarsi sia a livello civile che penale. In realtà, tutto questo, era stato generato dai precedenti governi (spagnoli e austriaci), che avevano ingenerato nelle popolazioni della Marsica e del regno di Napoli una profonda sfiducia nei giudici e funzionari periferici (presidi, governatori, massari, subalterni, etc.). D’altronde, il fallimento della politica di regime, fu ben evidente negli inefficaci provvedimenti adottati verso la giustizia feudale ed ecclesiastica, rimanendo uno dei mali peggiori che travaglieranno anche in seguito la vita del Mezzogiorno. L’intero territorio marsicano, diviso in due tronconi (da una parte i Colonna, dall’altra i conti di Celano e della Baronia di Pescina), rimase così sottoposto ai pessimi amministratori dei due potenti signori romani per lungo tempo, almeno fino al periodo del cosiddetto «Decennio francese», dal quale scaturirono le nuove leggi eversive della feudalità con l’abbattimento dell’asse ecclesiastico (1806-1815). Al ritorno sul trono del re Borbone (17 maggio 1815) dopo il Congresso di Vienna, cominciò un altro lungo e travagliato periodo di rivoluzioni costituzionali (1820-1848), che vide coinvolti numerosi proprietari terrieri e armentari della Marsica protesi, soprattutto, a difendere i propri interessi zonali, lasciando contadini, braccianti e pastori (che erano la maggioranza della popolazione marsicana), nella più squallida miseria. Quotizzazioni, demani e usi civici rimasero al centro della questione, causando, ogni qual volta la situazione politica peggiorava, la reazione delle masse rurali, che causarono non pochi tumulti di piazza fino al 1860. Non andò certo meglio dopo l’Unificazione italiana, laddove il problema della terra da assegnare agli indigenti rimase, per il misero cero rurale, un sogno irrealizzabile.

Next Post

Alluvione, oggi incontro operativo alla Protezione civile regionale per la conta dei danni

Notizie più lette

  • Grande festa per i 104 anni tra storia e famiglia per Mariano Rosati

    139 shares
    Share 56 Tweet 35
  • Lo sportello per uomini maltrattanti di Avezzano accoglie le prime adesioni

    111 shares
    Share 44 Tweet 28
  • Prove d’intesa tra Mcl e Forza Italia in vista delle amministrative: serve una città a dimensione umana

    89 shares
    Share 36 Tweet 22
  • Il Santuario di Pietraquaria accoglie le suore Zelatrici: nuova guida per la Domus Mariae

    87 shares
    Share 35 Tweet 22
  • Chiude la galleria del Salviano, l’allarme del sindaco di Capistrello: NO ai mezzi pesanti nel centro abitato

    297 shares
    Share 119 Tweet 74

Guide & Recensioni

Guide & Recensioni

Profumi Più Amati 2025: La Guida Completa alle Fragranze di Tendenza

di Alessia Guerra
15 Maggio 2025
Guide & Recensioni

Sinner Mania a Roma: La Top List dei Gadget per Tifosi DOC a caccia di Autografi!

di Alessia Guerra
13 Maggio 2025

Pubblicità

MarsicaLive

MARSICALIVE è una testata di LiveCommunication

Registrato alla sezione stampa del tribunale di Avezzano con numero 7/2010

Tel. +39.392.1029.891
Whatsapp +39.392.1029.891

  • TERRITORIO
  • CONTATTI
  • PUBBLICITÀ
  • NECROLOGI
  • PRIVACY
  • COOKIE POLICY

© 2022 Live Communication

No Result
View All Result
  • ABRUZZO
  • PESCARA
  • NECROLOGI
  • PUBBLICITÀ

© 2022 Live Communication