Avezzano. Avezzano ancora al centro della formazione medico scientifica regionale nell’ambito della gestione multidisciplinare dell’ictus. Si è svolto al centro congressi Noesis, nella zona nord della città, in occasione della due giorni di mercoledì 29 e giovedì 30 maggio, il congresso nazionale “Treatment Team”, nell’ordine di un’edizione speciale sull’Intelligenza Artificiale.
Proprio le nuove tecnologie e l’impatto che esercitano nella gestione dei pazienti affetti da ictus sono stati infatti diffusamente trattati in un’apposita sessione di studi e hanno arricchito il variegato programma didattico. Tra le novità dell’evento l’inserimento del “simulation day”, una simulazione interattiva che ha coinvolto tutti i presenti, tracciando un ipotetico percorso ictus e facendo emergere uno scenario decisionale realistico.
Responsabili scientifici dell’evento la prof.ssa Simona Sacco, direttore Uoc di Neurologia e Stroke Unit dell’ospedale di Avezzano, la dot.ssa Federica De Santis e il dott. Berardino Orlandi, entrambi dirigenti medici nella stessa unità operativa.
L’evento era accreditato (11 crediti Ecm) per farmacisti, fisioterapisti, logopedisti, infermieri, psicologi, tecnici di neurofisiopatologia, tecnici sanitario di radiologia medica, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, terapisti occupazionali e medici chirurghi. «L’evento è giunto alla sua sesta edizione. – ha spiegato il dott. Berardino Orlandi – Quest’anno il focus specifico ha riguardato l’intelligenza artificiale nell’ambito del trattamento dell’ictus, inteso nella complessità dell’intervento, dall’arrivo del paziente alle dimissioni. E’ stato un convegno molto partecipato, di qualità altissima, anche in ragione delle collaborazioni con le tante università partner, come quelle di Siena, Firenze, diversi poli romani, oltre alle realtà abruzzesi. E’ stato approfondito l’approccio dell’IA rispetto al tema specifico e sono state messe a punto le esercitazioni dirette, attraverso “Angels”, il protocollo di studio internazionale a cui partecipiamo da anni. Eventi come questo stabiliscono e ribadiscono il concetto fondamentale del lavoro in team. L’interdisciplinarietà. Non a caso erano presenti personalità mediche di svariate discipline. Vi è stata poi l’attenzione alla parte pratica, che ha rimarcato come il tempo nel soccorso sia fondamentale. Stare dentro le finestre terapeutiche consente il massimo del risultato. Infine abbiamo avuto il confronto con altre realtà esterne al contesto regionale, tutte con un volume di attività importante; ciò ci ha consentito di acquisire competenze maturate dall’esperienza. Abbiamo infine beneficiato di collaborazioni internazionali, come quelle con Eso (European Stroke Organization), di cui la prof.ssa Sacco è stata nominata presidente europeo, Isa (associazione italiana Ictus) e Alice (Associazione per la lotta all’Ictus cerebrale)», ha concluso Orlandi.