Avezzano. Una mostra documentaria e di denuncia questa nuova iniziativa che l’Associazione Culturale Antiqua inaugura ad Avezzano come centro della Marsica tutta e come città che più di ogni altra ha subito una vera e propria spoliazione culturale.
L’iniziativa nasce infatti dalla volontà di mostrare, anche se solo con immagini, preziose testimonianze del nostro patrimonio artistico portate via prima e soprattutto dopo il terremoto del 1915 e, salvo rare eccezioni, mai restituite, quindi “scomparse” e sconosciute alle vecchie e nuove generazioni e vuole offrire al visitatore l’opportunità unica di godere di opere ritenute perse o mai
esistite perché strappate dal loro contesto.
Questa mostra, oltre ad esporre immagini di opere ritrovate, vuole richiamare l’attenzione sulla tutela del patrimonio culturale e quindi oltre a voler essere un evento artistico, vuole avere una valenza didattica e conoscitiva circa l’attività dei Carabinieri Tutela Patrimonio e sul dovere civico di ogni cittadino nei confronti del patrimonio culturale.
L’esposizione ci presenterà, in una serie di fotografie ingrandite, reperti archeologici e architettonici, oggetti di oreficeria sacra e statue preziose, arredi sacri di artigiano ligneo del ‘600, tutte opere esposte nei musei d’Italia e d’Europa e che, di nuovo contestualizzate, potrebbero essere un punto di
partenza per una nuova conoscenza del territorio marso.
Le sezioni saranno due: una con le opere per noi “scomparse “e quindi in altre sedi, l’altra con quelle “ritrovate” e restituite ai nostri musei e alle nostre chiese in un excursus temporale e storico affascinante che racconterà le vicissitudini di ogni pezzo artistico.
Durante l’esposizione, dal 19 dicembre al 31 gennaio 2021, a date da destinarsi, si terranno conferenze sul tema, tra cui quella importantissima del prof. Cesare Letta.