Avezzano. Ricostruzione digitale delle strutture facciali con sofisticate tecnologie, chirurgia orale avanzata, traumatologia della patologia ossea: sono alcuni dei filoni specialistici illustrati sabato scorso, a dentisti e medici chirurghi, durante un convegno tenutosi ad Avezzano. Un’iniziativa, promossa dal direttore del reparto maxillo-facciale dell’ospedale dell’Aquila, Tommaso Cutilli, e dall’Andi (associazione nazionale dentisti italiani), rappresentata dal presidente provinciale Matteo Perondi.
Al convegno, da titolo “Focus su patologia emergenti, la chirurgia maxillo-facciale tra clinica e tecnologia 4.0’, svoltosi nel centro convegni “Montessori”, hanno partecipato oltre 70 tra dentisti e medici chirurghi, oltre a numerosi studenti dei corsi di laurea del dipartimento Mesva – medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente – dell’università dell’Aquila.
Il focus medico ha consentito di portare sul territorio marsicano il patrimonio di conoscenze scientifiche e tecnologiche dell’Ateneo aquilano e dell’ospedale San Salvatore, al fine di arricchire il bagaglio professionale di dentisti e chirurghi e soprattutto di preparare le basi ai giovani studenti che intraprenderanno la professione. Una sinergia tra Università-ospedale e territorio ribadita dal Manager della Asl, Rinaldo Tordera.
“La collaborazione dei soggetti che fanno parte di questa Rete”, ha detto Tordera durante i lavori, “è essenziale non solo per migliorare sempre più le prestazioni ma anche per formare le giovani leve. In questa ottica un ruolo decisivo riveste la chirurgia robotica che per la nostra azienda ha rappresentato un investimento di grande portata”. Al convegno di Avezzano hanno partecipato, oltre a Cutilli, gli altri chirurghi della maxillo-facciale dell’Aquila, tra cui Ettore Lupi, Antonio Oliva, Desiderio Di Fabio e Secondo Scarsella.
Molto apprezzato l’intervento di Giovambattista Desideri, direttore della geriatria di Avezzano, in veste di rappresentante del direttore del Mesva di L’Aquila, Guido Macchiarelli. Ha portato i saluti del Comune di Avezzano l’assessore alla cultura Pierluigi Di Stefano. La chirurgia maxillo-facciale, di cui si è ampiamente discusso nel convegno di sabato scorso, ha nell’elevato livello tecnologico dell’ospedale di L’Aquila il suo punto di forza. Spicca, in particolare, la metodica che consente di riprodurre in versione tridimensionale l’orbita del lato sano della faccia che permette al chirurgo di ricostruire in modo pressoché perfetto la parte danneggiata.
All’ospedale aquilano vengono infatti riprodotte in 3D modelli anatomici dello scheletro facciale e dei tessuti molli. Applicazioni all’avanguardia che fanno parte di una più ampia attività che consente di trattare tutta una serie di problematiche tra cui dismorfosi facciali, patologie delle articolazioni temporo-mandibolari e traumatologia facciale. Una vasta gamma di interventi, contraddistinti da un alto livello di qualità, che ha innescato un virtuoso circuito di mobilità attiva, richiamando pazienti da altre regioni limitrofe e province d’Abruzzo in una percentuale del 30%.