Feste di Natale alle porte, l’amministrazione Di Pangrazio sensibile alle difficoltà economiche dei “nuovi poveri”, aumentati con l’emergenza Covid, apre i cordoni della borsa e mette sul tavolo oltre mezzo milione di euro. I fondi, 300 mila euro assegnati dal Ministero dell’Interno, con l’aggiunta di 238 mila già nelle casse dell’Ente per gli interventi nel settore sociale, sono destinati a finanziare l’acquisto di beni di prima necessità, il pagamento delle bollette per le utenze domestiche e gli affitti arretrati delle famiglie in difficoltà economiche.
“Gli effetti della pandemia che hanno peggiorato la qualità della vita di tanti nuclei familiari, costretti a vivere ai margini della società”, afferma il vice sindaco con delega al sociale, Domenico Di Berardino, “hanno indotto l’amministrazione comunale a raschiare il fondo del barile per dare una mano concreta a chi è in gravi difficoltà. Vogliamo che il santo Natale, ormai alle porte, sia meno difficile per quei nuclei familiari, soprattutto con bambini e anziani, che non riescono a pagare le bollette o acquistare beni di prima necessità. Una società civile non lascia indietro nessuno”.
L’ok della giunta, in perfetta sintonia con i consiglieri di maggioranza, ha dato il là alla pubblicazione degli avvisi ad hoc (la prossima settimana), predisposti dal settore sociale guidato da Maria Laura Ottavi, mirati a raccogliere le istanze dei nuclei familiari in difficoltà: 199 mila euro saranno destinati ai buoni spesa alimentari; 160 mila per le utenze domestiche di energia elettrica, gas e acqua; 50 mila per i canoni di locazione; 109 mila per le utenze domestiche dei rifiuti (Tari) non pagate per gli anni 2020 e precedenti per immobili a uso abitativo; 20 mila, invece, verranno affidati agli Enti del terzo settore interessati a collaborare con il Comune per l’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità con la consegna a domicilio. Oltre ai 300 mila euro di fondi ministeriali la delibera di giunta ha autorizzato la messa in circuito di altri 238 mila euro del bilancio destinati sempre alle famiglie della cosiddetta “nuova povertà”.