Aielli. La Marsica guarda sempre più all’ecosostenibilità e ad Aielli apre un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti e la creazione del compost. Gli interventi di ampliamento, partiti a settembre 2019, hanno interessato un’area di circa 50mila metri quadrati nel Comune di Aielli e ha riguardato principalmente la linea del rifiuto differenziato organico per la produzione di compost di qualità, potenziando la capacità di recupero dell’impianto dalle attuali 25mila tonnellate autorizzate, alle 58.500 tonnellate del nuovo impianto.
“Sono stati investiti 8milioni di euro”, ha commentato il presidente di Aciam, Annamaria Taccone, “è stato fatto un lavoro lungo e meticoloso che ha richiesto l’intervento di tante persone. Parliamo di un progetto che ha un impatto molto importante sull’ambiente e sul nostro territorio. Aciam ha gestito il vecchio impianto ancora funzionante nato 10 anni fa quando non c’era ancora una grande sensibilità. Oggi si sono create le condizioni sotto il profilo economico finanziario e sotto il profilo sociale. Abbiamo maturato una grande sensibilità nei confronti dell’ambiente e abbiamo imparato a differenziare i rifiuti. Questo è stato fondamentale per la creazione di questo impianto. Abbiamo avviato le procedure per la creazione del secondo lotto che ci permetterà di creare un biodigestore”. All’inaugurazione sono intervenuti numerosi amministratori del territorio, ma anche imprenditori e cittadini curiosi di scoprire il nuovo impianto.
Il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, ha ricordato che “il Comune di Aielli è stato parte attiva del percorso che ha permesso la realizzazione dell’impianto. L’amministrazione comunale ha dato il suo contributo e ha dato la possibilità di arrivare a questo punto. Tutto iniziò nel 2000 con il sindaco Giuseppe Di Natale che ringrazio. Non fu semplice all’epoca e non è stato facile ora. Abbiamo avuto come comune il coraggio di appoggiare il progetto di Aciam. Abbiamo dato un contributo fattivo a un’iniziativa molto importante. Un rifiuto che è uno scarto qui oggi diventa un valore aggiunto”.
Al taglio del nastro ha preso parte anche il presidente della Regione, Marco Marsilio, che si è complimentato con Aciam e Tekneko per questo traguardo raggiunto. “Si parla tanto di questa tematica”, ha dichiarato il governatore d’Abruzzo, “ma poi di realtà intente a realizzare questo progetto ce ne sono poche quando si parla di rifiuti il pregiudizio è duro a morire. Quando si deve decidere dove andare a costruire gli impianti inizia la polemica facile. Tutti dicono che non vogliono diventare la pattumiera del territorio, che c’è qualcosa dietro. Mantenere la trasparenza e la correttezza in questi processi è molto importante. Tenere in piedi questo equilibrio è molto difficile e quando ci sono progetti come questo, così lungimirante, non possiamo che ringraziare chi è stato capace di soddisfare le esigenze di questi e altri territori. La paura non deve essere legata all’idea di realizzare un impianto di trattamento di rifiuti ma di non realizzarlo e di non sapere quindi dove portare o rifiuti”.
Grazie ai lavori realizzati sull’impianto la società consortile che lo gestisce è certa che miglioreranno anche le performance qualitative del prodotto che verrà realizzato, senza però abbandonare l’attenzione alla qualità delle raccolte differenziate sui territori urbani. “Il nostro territorio è eccellenza”, ha spiegato Umberto Di Carlo, Presidente di Tekneko, “questo è l’esempio di collaborazione tra pubblico e privato meglio riuscito. Noi abbiamo un territorio dove tutti i comuni superano il 75per cento della differenziata e oltre a essere auto sufficienti prendiamo i rifiuti anche dagli altri comuni. Siamo l’unico esempio come gruppo industriale che cura la raccolta, il trattamento e poi il compost prodotto creiamo nelle nostre aziende agricole cose buone. Il mio grazie va ai consigli d’amministrazione di Aciam, a Panei e Ciaccia, e a tutti i sindaci. Se tutto questo è stato realizzato è perché c’è stato un grande condottiero: Alberto Torelli, amministratore delegato di Aciam. Lo ringrazio per tutto quello che ha fatto a nome del nostro territorio”. Il secondo lotto del progetto di ampliamento, in fase di appalto, prevede invece l’installazione di un biodigestore anaerobico e di un impianto di upgrade del biogas che permetterà di raggiungere un altro importante obiettivo: la produzione di biometano dai rifiuti, vera e propria risorsa energetica da fonte rinnovabile. “Ringrazio il territorio che ha creduto in noi e le aziende che ogni giorno lavorano al nostro fianco e credono nella missione che gli è stata data”, ha evidenziato Torelli, “ringrazio la mia famiglia e la famiglia Di Carlo che mi ha accolto come un secondo figlio. Aciam diventerà anche produttore di energia con questo impianto e creerà fertilizzante biologico utile per il territorio. Questo impianto si candida a produrre bio carburanti ed è uno strumento che permette al territorio di crescere e produrre ricchezza”. A benedire l’impianto il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro.
“A ottobre a Taranto sarà celebrata la settimana sociale dei cattolici che avrà come tema: persona, lavoro e ambiente tutto è connesso”, ha affermato il vescovo Santoro, “è stato chiesto alle diocesi di presentare opere virtuose del territorio e noi presenteremo questa. L’economia circolare è un fatto e qui si concretizza come fatto. Come detto a Tekneko più volte questa è una società che produce rifiuti e questo impianto testimonia il fatto che anche il rifiuto ha una sua dignità. Viviamo in una società connessa che produce rifiuto e spesso produce rifiuti umani. Il rifiuto umano accade quando una persona non diventa il centro di una società. Quando la persona umana e la sua dignità non vengono guardate, valorizzate attraverso il lavoro accade questo. Ringrazio la Regione, i sindaci, gli operatori economici che stanno costruendo una società in cui nessuno si senta rifiuto, che sia scartato. La Marsica ha un futuro nella misura in cui diventiamo sempre più capaci di lavorare insieme”.
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