Tagliacozzo. Acquistati da un celanese gli scritti originali dello storico maestro tagliacozzano Luigi Venturini. Erano messi in vendita su Ebay ma nessuno aveva risposto all’asta. Alla fine li ha comprati, con una contrattazione privata, il collezionista Gianvincenzo Sforza che ha già dato la disponibilità a donare gratuitamente alla città l’importante documentazione, un vero e proprio pezzo di storia della comunità tagliacozzana.
La notizia dell’asta pubblicata su Ebay in poche ore aveva fatto il giro del web e di Facebook a Tagliacozzo. Tra i tagliacozzani, che temevano di vedere perso un patrimonio così importante perché appartenuto all’illustre conterraneo, erano stati lanciati degli appelli e le idee erano state diverse come quelle di farli acquistare dal Comune che però non poteva comprarli direttamente, oppure da dal coro che prende il nome dal maestro Venturini o dalla banda Città di Tagliacozzo che più volte ha riproposto opere del musicista, o da semplici cittadini che con una colletta potevano pagare i 180 euro. Però nessuno alla fine si era fatto avanti e l’asta era scaduta senza neanche una offerta.
Il plico contiene anche materiale manoscritto da Venturini in persona. Tra le poesie e i canti ce ne sono alcuni meno noti come “‘Ncomenza l’istate” e “La chiamata alle armi” scritta il 17 novembre 1938, ma anche due dei più celebri come “La capamela (manoscritta) e “La canzone e maggio”. Ultimate le procedure di segnalazione dell’acquisto Sforza, con il via livera della soprintendenza archivistica, farà la donazione gratuita.
Alla fine ci ha pensato l’Archivio Sforza, dopo aver appreso la notizia dalla stampa, ha contattato il proprietario dei documenti, un anziano collezionista di Forlì. Essendo scaduta l’asta, Gianvincenzo Sforza è stato costretto a trattare privatamente. C’è stata una contrattazione e l’anziano ha aumentato il prezzo iniziale. Nonostante ciò l’Archivio Sforza ha deciso lo stesso di acquistare, facendosi rilasciare liberatoria e atti di provenienza. I documenti sono quindi arrivati a Celano e adesso il collezionista marsicano intende donarli alla città di Tagliacozzo. “Di questo acquisto e di questa donazione”, ha sottolineato Sforza, “è stata inviata comunicazione alla Soprintendenza archivistica. Li ho acquistati con lo scopo di donarli alla comunità di Tagliacozzo perché un patrimonio culturale di quel tipo non poteva andare perduto”.