L’Aquila. “Puntiamo a ripopolare i nostri corsi d’acqua con una specie ‘nativa’ particolarmente pregiata che negli anni a venire si riprodurrà liberamente negli stessi fiumi abruzzesi”.
Così, il vice presidente della Regione Abruzzo con delega alla Pesca, Emanuele Imprudente, nel corso del tavolo tematico sull’acquacoltura che si è svolto ieri a L’Aquila, per fare il punto sul settore della pesca professionale delle acque interne e per avanzare e condividere suggerimenti e proposte per i prossimi interventi da attuare con la nuova programmazione FEAMPA 2021-2027.
Nel corso dell’incontro è stato altresì presentato il progetto regionale, attuato presso il Centro Ittiogenico sperimentale e di idrobiologia (Cisi) di L’Aquila, gestito dalla Regione Abruzzo, sulla selezione genetica e riproduzione di trote autoctone per il ripopolamento dei fiumi abruzzesi.
“Si tratta di un progetto – afferma il vice presidente – estremamente ambizioso teso alla salvaguardia della biodiversità e, nello specifico, a far tornare la trota mediterranea ad abitare i corsi d’acqua appenninici del nostro Abruzzo. In tal senso – continua Imprudente – siamo al lavoro con gli operatori del settore per potenziare il Centro Ittiogenico sperimentale e di idrobiologia (Cisi) di L’Aquila, uno dei pochi in tutta Italia dedicato alla riproduzione della trota mediterranea, con un buon numero di riproduttori certificati geneticamente e che sarà ulteriormente potenziato nei prossimi mesi attraverso specifici campionamenti genetici. Pertanto – conclude – grazie ad uno sviluppo complessivo del nostro centro ittiogenico e anche mediante la riqualificazione di altre strutture ubicate in regione, potremo garantire i ripopolamenti di trote ‘native’ e superare tutte le difficoltà e i blocchi che la normativa statale e comunitaria impongono”.