Luco dei Marsi. Acqua non potabile dalle fontane e dai rubinetti delle abitazioni di Luco dei Marsi, il sindaco Domenico Palma vieta l’utilizzo e Rifondazione comunista incalza: “trovi una soluzione”. Risale a fine ottobre la prima ordinanza del primo cittadino di Luco che vietava di bere l’acqua dalle fontane. A seguito degli esami della Asl, infatti, questa era risultata inquinata. Dalle fontane poi si è passati ai rubinetti delle abitazioni e l’ordinanza è stata allargata. Da circa 10 giorni i cittadini di Luco non possono utilizzare l’acqua per uso alimentare se non prima di averla portata a ebollizione. Francesco Marola, segretario provinciale PRC e Stefano Di Giampietro della segreteria provinciale PRC, sono intervenuti per chiedere a Palma di risolvere il problema. “E’ da giorni che è scattata l’emergenza per l’acqua non potabile a Luco dei Marsi”, hanno spiegato i delegati territoriali di Rifondazione, “ci chiediamo se tutti i cittadini siano stati adeguatamente informati. Ci risulta che la comunicazione di questo importante problema è avvenuta soltanto tramite una “macchina” con altoparlante che ha avvisato la popolazione. C’è una gestione superficiale da parte dell’amministrazione, molti cittadini hanno appreso la notizia per passaparola. Questa mancanza di comunicazione può essere un rischio per la salute pubblica e sollecitiamo l’amministrazione a prendere tutte le misure necessarie come finora non è stato fatto. Evidentemente l’amministrazione comunale è presa in tutt’altre faccende, spartizione di incarichi e nomine; nel frattempo gli atti di criminalità aumentano e tutto tace. Il bronx della Marsica, così viene definito Luco ma per il Sindaco Palma e la sua Giunta è più importante la nomina del rappresentante alla Comunità Montana che affrontare seriamente e con decisione, il degrado sociale che attanaglia Luco”.