Avezzano. La nomina del nuovo cda dell’Aciam crea astio in casa Pdl. La scissione, evidenziata dalla votazione di alcuni sindaci vicini al consigliere regionale Emilio Iampieri di area ex An, ha acceso l’animo dell’ex presidente Luigi Ciaccia che si è scagliato senza mezzi termini contro chi ha scelto la lista proposta dal Comune di Avezzano. “Capisco l’amarezza dell’avvocato Luigi Ciaccia e ne sono sinceramente dispiaciuto ma sarebbe un errore andare a cercare responsabilità laddove non ce ne sono”, ha spiegato Iampieri, “un mea culpa, semmai, dovremmo farlo tutti noi dirigenti per non aver creato con la necessaria tempestività le condizioni per un confronto con i nostri sindaci da cui uscire con un’indicazione partecipata e inequivoca. Quando ciò accade, però, in assenza di una strategia condivisa, è inevitabile che gli amministratori locali si autodeterminino sulla base di criteri meramente territoriali. Per quanto mi riguarda, infine, non c’è alcun disegno contro di lui né contro altri e il mio impegno, al contrario, è rivolto a rafforzare il Pdl sul territorio”. Mentre il coordinamento provinciale del Pdl, guidato da Massimo Verrecchia, pensa a un provvedimento di espulsione per i così detti “traditori” che non hanno seguito la linea del partito, loro si difendono e propongono un maggior confronto. “Il risentimento di alcuni esponenti del P.D.L. nei nostri confronti è del tutto incomprensibile e infondato”, così replicano i rappresentanti del Centrodestra, Sindaco di Carsoli Domenico D’Antonio, Sindaco di Ovindoli Pino Angelosante, Sindaco di Pereto Bruno Ranati, Sindaco di San Benedetto dei Marsi Quirino D’Orazio, Presidente del Consiglio Comunale di Scurcola Marsicana Nicola De Simone, “come purtroppo accade spesso, non c’è stata alcuna riunione di partito prima dell’assemblea dell’Aciam e si è arrivati a un’ora dal rinnovo del c.d.a. senza alcuna indicazione concordata. Quel che più stupisce e rammarica, poi, è che mentre nessuna obiezione è stata sollevata nei confronti dei Sindaci Aquilani di centrodestra che legittimamente si sono autodeterminati nelle scelte, a essere censurati saremmo noi che abbiamo sostenuto rappresentanti che al contempo sono espressione del nostro territorio e del centrodestra Pdl. Dispiace, infine, che di tale accusa si debba prendere atto dai giornali e noi per primi auspichiamo che la questione venga affrontata con la necessaria serenità nelle sedi competenti”.