Avezzano. Una consapevolezza crescente nei confronti dell’ambiente e delle corrette pratiche di conferimento dei materiali, da parte dei cittadini, insieme a un’attenzione sempre maggiore nell’attuazione delle stesse. É questo il quadro delineatosi al termine della campagna annuale di analisi merceologiche realizzata da Aciam – l’azienda consorziale di igiene ambientale marsicana, presieduta da Lorenza Panei – in collaborazione con il C.I.C, Consorzio Italiano Compostatori. Dai risultati è emersa una riduzione di impurità, nel rifiuto umido conferito, rispetto agli anni precedenti, con una percentuale che si attesta al 2.7%; tra gli elementi non conformi che più spesso si riscontrano all’interno dell’umido, il triste primato spetta alla plastica, quasi l’80%, che, nonostante il basso peso specifico, costituisce la componente nettamente prevalente, sia sotto forma di sacchetti di conferimento sia e soprattutto sotto altre forme. Di contro, i sacchetti composti da bio-plastica rappresentano quasi il 72% di quelli utilizzati, contro il 28% di quelli di plastica, mentre scarsamente utilizzati risultano i sacchetti di carta.
“Uno dei cardini della nostra politica aziendale è il doppio binario tra formazione del personale e capillari campagne di informazione, sempre al fianco degli utenti, e i risultati sono premianti – ha rimarcato Lorenza Panei, presidente di Aciam – un ringraziamento va a tutti i nostri addetti che operano ogni giorno con professionalità e cura, come anche ai cittadini che con senso civico attuano la prima, fondamentale differenziazione, quella che si fa tra le mura domestiche. Da questa sinergia si produce la cura dell’ambiente e, nel nostro caso, anche compost di altissima qualità e certificato, un chiaro e straordinario esempio di economia circolare. C’è ancora da fare, ma i risultati ci sostengono, la direzione è quella giusta”.
Le analisi, effettuate sui materiali in ingresso nell’impianto di compostaggio di Aielli, permettono di controllare la qualità generale dei rifiuti biodegradabili e di avere maggiori dettagli sulle caratteristiche dei sacchetti utilizzati per la raccolta, nonché di monitorare la qualità del compost prodotto, certificato. La procedura corrente, attuata nel periodo tra maggio e luglio scorsi, prevede il monitoraggio di un campione rappresentativo della frazione organica dei rifiuti biodegradabili, da raccolta differenziata, previa suddivisione manuale in materiale organico compostabile e materiale non compostabile.