Civitella Roveto. Era accusato di aver accoltellato un militare dopo l’arresto mentre era nella macchina dei carabinieri, ma alla fine è stato assolto con la formula dubitativa. Il Gip del tribunale di Avezzano Maria Proia, nonostante la richiesta a nove anni e dieci giorni di reclusione ha accolto la tesi della difesa rappresentata dall’avvocato Roberto Verdecchia. Il giudizio abbreviato faceva riferimento a un episodio avvenuto nella notte del 3 gennaio 2013 a Civitella Roveto quando Gianpietro Villa, 25 anni appena compiuti, è stato fermato a bordo della sua auto nei pressi del nucleo industriale con lattine di nafta rubata a un serbatoio di un’azienda. Arrestato e trasportato sulla macchina dei carabinieri, aveva avuto una discussione con uno dei due carabinieri tanto che in una colluttazione aveva sferrato due coltellate con un temperino al militare alla guida dell’auto, fuggendo. Il giorno dopo si era recato in caserma per raccontare la sua verità. Viene accusato subito di rapina impropria, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di arma bianca e condannato a un anno e sei mesi. Poi il processo per il tentato omicidio per le due “coltellate” inferte. Secondo la perizia, però, le coltellate avevano causato solo lesioni semplici ricomprese nella misura di 20 giorni di prognosi senza mettere in pericolo la vita del carabiniere. Così il reato è stato derubricato a quello di lesioni già compreso nella sentenza emessa precedentemente.