Avezzano. Dopo oltre cinque anni e innumerevoli accertamenti eseguiti dalla guardia di finanza e dall’Agenzia delle Entrate locale, si conclude con assoluzione con la formula più ampia la vicenda di una nota imprenditrice avezzanese nel campo dei trasporti, rea di essere accusata di omesso versamento dell’Iva in relazione all’anno 2007 per ottantamila euro. Nel marzo del 2010 l’Agenzia delle Entrate, effettuando alcuni controlli a campione, rilevò a suo avviso delle negligenze omissive nel versamento d’Iva all’interno dell’azienda dell’imprenditrice, irregolarità tuttavia non condivise dall’imprenditrice sia per lo stato di necessità in cui versava per il gravissimo incidente del 31 dicembre 2005 in cui i suoi mezzi erano stati coinvolti sul tratto autostradale A 25 e fatta venir meno dalla sentenza della Corte Costituzionale dell’anno 2014 e più precisamente la numero 80 dell’8 aprile, che, da un punto di vista giuridico ha sentito la necessità di allineare la soglia di punibilità nelle violazioni di Infedele Dichiarazione, Omessa Dichiarazione e Omesso Versamento d’Iva per evitare irragionevoli disparità di trattamento, elevando la soglia della punibilità ad euro 103.291. In data odierna, il Tribunale di Avezzano in composizione Monocratica nella persona del giudice Stefano Venturini, dopo la debita camera di consiglio ha assolto con formula più ampia la nota imprenditrice L.S., perché il fatto non sussiste. La difesa era rappresentata dall’avvocato Roberto Verdecchia.