Avezzano. Si torna a parlare dei tagli alla Valle Peligna e all’accorpamento delle sedi di Agenzia di promozione e Centro regionale dei beni culturali di Sulmona ad Avezzano. A dire la loro sull’argomento Simone Angelosante, sindaco di Ovindoli e consigliere regionale in quota Lega, e Marianna Scoccia, consigliere in Regione Abruzzo dell’Udc.
“In questi giorni sta facendo scalpore un’ipotesi non chiara ne concordata che sarebbe stata proposta dall’assessorato dalla Cultura circa un eventuale accorpamento delle sedi di Agenzia di promozione e Centro regionale dei beni culturali di Sulmona ad Avezzano”, spiegano i consiglieri leghisti Angelosante e La Porta, “questa ipotesi ha subito fatto alzare giustamente gli scudi da parte degli amministratori locali delle aree interessate. Ci sono argomenti quali quello dello sviluppo culturale che non possono essere trattati per ipotesi e soprattutto non possono essere sottoposti a tagliole di tipo economico senza una approfondito studio che coinvolga i rappresentanti istituzionali dei territori”.
“Visto che nella fattispecie si parla di programmazione e non di gestione”, precisano i consiglieri del Carroccio in Regione Abruzzo, “qualora questa ipotesi volesse essere davvero perseguita, invito formalmente l’assessore a coinvolgere il Consiglio regionale anche tramite le competenti commissioni. Facciamo fin d’ora presente che per ciò che mi riguarda ci opporremo con forza a qualsiasi riduzione di servizi nelle già penalizzate aree interne”.
“Dopo le esternazioni politiche di ieri”, fa sapere Antonietta La Porta, “e la conseguente preoccupazione diffusasi a livello cittadino e territoriale circa l’accorpamento delle sedi di Apc Sulmona e Crbc Castel di Sangro a quella di Avezzano, sento di poter affermare che al momento non vi è nulla di definitivo. Anzi si sta lavorando a livello di governo regionale, per mantenere l’attuale status quo. Ribadisco pertanto che è da smentire la chiusura delle sedi di Sulmona e Castel di Sangro”, evidenzia il consigliere della Lega in Regione, “e anche sull’accorpamento non esiste alcun documento ufficiale, ma solo una proposta su cui ragionare, ovvero la posizione organizzativa del responsabile. Di ieri il mio colloquio su questi temi con l’Assessore di riferimento Mauro Febbo. La maggioranza sta operando sull’ennesima posizione pregressa trovata in eredità”. “Raccolgo quindi con favore l’esortazione del sindaco di Sulmona, ma devo anche segnalare, ancora, che mi sto occupando personalmente dallo scorso aprile di questa questione non riscontrando però, né da parte dell’amministrazione né di altri, un qualsiasi atto o interessamento a riguardo. La politica dovrebbe portare soluzioni”, conclude La Porta, “e non servirsi dei problemi per sterili polemiche, che nulla aggiungono alle soluzioni stesse”.
“E adesso basta”, tuona in un post la consigliera Scoccia, “ci risiamo, si parla di tagli e la Valle Peligna è, come al solito, fonte prediletta per il recupero di economie, un intero bacino trattato alla stregua di un’appendice che non merita di stare al passo con il resto della Regione. Sono pronta a contrastare questo deleterio accorpamento con tutti i mezzi a disposizione”, precisa la Scoccia, “per non lasciare che Sulmona continui ad essere teatro di spoliazioni e ridimensionamenti. Spero che associazioni, cittadini e istituzioni saranno al mio fianco in questa battaglia a difesa del nostro territorio. La cultura è vita”.