Avezzano. In vista del consiglio di sorveglianza di oggi pomeriggio, per la nomina del nuovo presidente, la docente e manager Manuela Morgante, che dovrebbe essere affiancata dall’attuale amministratore delegato Giuseppe Venturin una volta superati i problemi legati a una presunta incompatibilità, C’è chi attacca i soci Segen per l’accordo che ha salvato la bancarotta del COnsorzio dopo il pignoramento messo in atto dal Comune di Luco. Due ex sindaci, Raffaelino Tolli, di Civitella Roveto, e Angelo Mariani, di Canistro, hanno inviato al Presidente della Segen, Fernando Capone, e ai Sindaci e ai consiglieri comunali del Comuni membri di Segen, la lettera seguente, in cui espongono le ragioni per rigettare l’accordo di recente intervenuto nella vicenda che coinvolge il Comune di Luco dei Marsi ed il Cam. Con tale accordo è stato convenuto che la Segen (creditore del Comune di Luco per circa 900mila euro ) si assume il credito (più o meno equivalente) che il Comune di Luco vantava nei confronti del Cam. Nel corso del Consiglio comunale del 31 luglio, Angelo Mariani (che è Consigliere di opposizione al Comune di Canistro) ha sollevato la questione, illustrando il contenuto della lettera, ed esortando la maggioranza consiliare a fare una operazione analoga, chiedendo quindi alla Segen s.p.a. (che è creditrice del Comune di Canistro) di assumersi in cambio il credito che il Comune vanta nei confronti della Sorgente Santa Croce.
“Vogliamo sperare che non ci sia nulla di definitivo”, si legge nella lettera, “e che si possa giungere ad un rapido ravvedimento, con annullamento di eventuali impegni già sottoscritti. Infatti, ognuno vede come per la Segen avere come debitore non più il Comune di Luco dei Marsi (che ha una sua dignità e solidità patrimoniale), ma il Cam s.p.a. (di cui tutti conosciamo le difficoltà di gestione e la pesantissima situazione debitoria) determina un pesante aggravio per il bilancio della Segen, ed un conseguente gravissimo rischio per il buon andamento futuro della sua attività (oltre ad appesantire ulteriormente la carenza di liquidità della Società, che già oggi vi rimedia con il ricorso al credito bancario).
Ed in realtà ci chiediamo: se il Cam non riusciva a pagare al Comune di Luco, per quale motivo sarebbe invece improvvisamente in grado di pagare alla Segen? E se il progetto di Segen è (come qualcuno ipotizza) quello di inserirsi nel capitale del Cam, ci si è resi conto del fatto che i Comuni “Segen” dovranno in tal caso inserire nei rispettivi bilanci un debito proporzionalmente molto più alto di quelli “non Segen”? E quei Comuni che attualmente non sono soci del Cam -Canistro e Civitella Roveto- si rendono conto che verranno comunque coinvolti nelle passività di questo? Decenni di sforzi e di lotte per ottenere di restare fuori dalla gestione consortile verranno così completamente sconfessati e vanificati. E infine: i consigli comunali dei comuni aderenti alla Segen hanno approvato l’accordo? E hanno considerato le pesanti responsabilità amministrative e istituzionali, soprattutto nei confronti dei cittadini? Per queste ragioni, rivolgiamo un pressante appello al Presidente di Segen, ai Sindaci e ai Consiglieri comunali dei Comuni interessati, perché abbiano una resipiscenza, e non accettino questa soluzione sciagurata.