L’Aquila. “Quanti possano essere i modi non lo so proprio, ma uno dei modi l’abbiamo individuato e siamo riusciti a portarlo a termine, anche grazie all’attenzione della politica, in questo caso virtuosa e bipartisan, per cui ci corre l’obbligo di ringraziare per l’impegno profuso Americo Di Benedetto, Pierluigi Biondi e Pierpaolo Pietrucci, oltre all’ufficio legislativo del consiglio regionale dell’Abruzzo per il prezioso supporto tecnico giuridico ed agli uffici della giunta regionale preposti alla formazione”. Queste le parole di Ferdinando Lattanzi, presidente degli accompagnatori di media montagna (Amm) d’Abruzzo, in merito alla loro abilitazione ad accompagnare sulle montagne di 21 nazioni.
“Oggi, con la consegna dei tesserini rilasciati dall’Uimla, Union of International Mountain Leader Associations, agli accompagnatori di media montagna iscritti al collegio delle guide alpine dell’Abruzzo”, continua, “che lo scorso anno hanno frequentato con profitto il corso di aggiornamento su terreno innevato su standard Uimla, si è concluso un iter iniziato due anni orsono che ha portato la professione di montagna dell’Amm, prevista dalla L.R. 86/98, ad uno standard riconosciuto in tutto il mondo in 21 paesi (altri 7 paesi stanno seguendo la procedura di ammissione a questo standard)”.
“La Uimla (per i Mountain Leader) e la Uiagm (per le Guide Alpine)”, spiega Lattanzi, “sono le uniche organizzazioni riconosciute a livello mondiale nel campo dell’accompagnamento professionale in montagna, la Uimla ha come obiettivo la promozione, la cooperazione e il supporto degli Iml fra le varie nazioni che ne fanno parte, sulla base di una piattaforma formativa comune. Tutto ciò è stato possibile anche grazie al riconoscimento da parte dell’Uiml dell’alto standard formativo degli accompagnatori di media montagna italiani e la conseguente designazione dei collegi regionali delle guide alpine come enti formatori in Italia per lo standard Uimla”.
“È sicuramente un grande risultato che agli Amm, professionisti della montagna dell’Abruzzo, sia riconosciuta una professionalità tale”, aggiunge il presidente, “da permettere loro di poter condurre in sicurezza persone o gruppi sulle montagne della Svizzera come su quelle dell’Austria, dell’Argentina o del Perù per fare solo degli esempi”.
“Una elevata professionalità dei soggetti abilitati all’accompagnamento in montagna significa maggiore tutela per gli escursionisti che si affidano loro per scoprire le bellezze del territorio montano della nostra regione, ma anche per tutti i fruitori della montagna, in quanto in capo alle guide alpine ed agli accompagnatori di media montagna corre l’obbligo, per legge, di intervenire per soccorrere tutte le persone che dovessero trovarsi in difficoltà in loro presenza. A questo punto”, conclude Ferdinando Lattanzi, “non resta altro che fare a tutti i colleghi dell’Abruzzo gli auguri per un proficuo svolgimento della professione”.