Avezzano. La rissa che ha portato all’accoltellamento di un albanese di 33 anni, N.A., è avvenuta tra una vera e propria faida tra due famiglie, una italiana e un’altra albanese, scatenate dalla lite di due ragazzi minorenni. Il ferito è stato accoltellato alla schiena dal minore avezzanese e si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Sulmona, dopo essere stato trasferito da quello di Avezzano a causa della carenza di posti letto. La rissa è avvenuto intorno alle 23 sotto i portici, vicino a Piazza Risorgimento e sul marciapiede evidenti chiazze di sangue. Sono stati denunciati poi un altro albanese e un dominicano. L’accusa per tutti è di rissa aggravata e lesioni aggravate. Tutto è cominciato dopo l’ora di cena. Secondo gli agenti della squadra anticrimine, al comando del sostituto commissario Gaetano Del Treste, dopo la discussione tra i due ragazzi, il 17enne albanese sarebbe tornato a casa e avrebbe raccontato tutto a genitori e parenti. Due di lor, intenzionati a vendicarsi, sarebbero usciti alla ricerca del ragazzo avezzanese. Sono riusciti a trovarlo ma nel frattempo anche lui aveva chiesto rinforzi chiedendo aiuto al futuro cognato, un domenicano, fidanzato della sorella. L’incontro tra i quattro si sarebbe tramutato quindi in una violenta rissa con l’accoltellamento. L’arma non è stata ancora trovata ma le indagini, ancora in corso, potrebbero fornire nelle prossime ore altri particolari.