Luco dei Marsi. Al culmine di una discussione sferra un “fendente” ad un connazionale con un coltello da cucina: individuato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di “tentato omicidio”. La notte scorsa nel corso di un diverbio avvenuto, nel centro abitato di Luco dei Marsi, tra due extracomunitari di origine marocchina, uno dei contendenti afferrava un coltello da cucina e colpiva il suo antagonista, B.H. di 28 anni, all’addome creandogli delle gravi lesioni tanto che attualmente lo stesso è ricoverato in “prognosi riservata”, dopo aver subito un intervento chirurgico, presso l’ospedale civile di Avezzano. In relazione all’evento non si aveva, inizialmente, alcun “allertamento” per l’intervento dei Carabinieri tanto che, in un primo tempo il ferito non ricorreva neanche alle cure dei sanitari. Solo dopo qualche ora, nelle prime ore della mattinata di oggi, vista la estrema gravità della ferita, un suo connazionale decideva di trasportarlo presso il pronto soccorso dell’ospedale avezzanese e, quindi, la notizia dell’evento perveniva alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Avezzano che dirottava sul posto un equipaggio del Nucleo Radiomobile il quale raccoglieva, prima che il malcapitato fosse portato in “sala operatoria” gli elementi essenziali per il prosieguo delle indagini che vedeva, quindi coinvolti, in primo luogo i militari del Nucleo Operativo della stessa Compagnia ma anche della Stazione di Luco dei Marsi. I militari operanti, supportati nelle ricerche anche da personale delle Stazioni di Collarmele e Ortona dei Marsi, nel giro di poco tempo riuscivano a ricostruire l’evento tanto da identificarne l’autore in Salab HAMMOUDI di 20 anni, non in regola per quanto riguarda la permanenza sul territorio nazionale, rintracciato in Luco dei Marsi. Nel contempo veniva recuperata e sequestrata “l’arma” del delitto, come detto, un semplice coltello da cucina. Il suddetto, visti tutti gli elementi di reità a suo carico raccolti, non ultimo il possesso ancora “dell’arma” utilizzata, veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto e, per tali motivi, associato presso la Casa Circondariale di Avezzano a disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Avezzano, Dr. Guido Cocco, titolare del relativo procedimento e al quale il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano rimetteva una dettagliata informativa di reato. Da quanto fino ad ora raccolto, la motivazione posta alla base della discussione, degenerata con il ferimento dell’uomo, sembra debba ricondursi ad una transazione economica non ottemperata anche se si stanno ricostruendo i ruoli di ciascuno circa le posizioni debitoria e creditrice.