Civitella Roveto. Era accusato di aver accoltellato il fratello della sua ex compagna dopo un funerale ed è stato condannato a 4 anni di reclusione dal collegio del tribunale di Avezzano presieduto dal giudice Camilla Cognetti e a 20mila euro di provvisionale.
La sentenza è stata emessa nei confronti di Franco Tagnani, 79 anni, di Civitella Roveto, accusato in un primo momento di tentato omicidio, reato poi derubricato a lesioni volontarie aggravate.
Nei confronti dell’imputato era stato emesso un decreto di giudizio immediato.
I fatti risalgono a giugno del 2014 quando l’anziano fu arrestato dopo un inseguimento e rintracciato a Carsoli. Alla base della lite che ha portato all’aggressione di un 78enne, ci sarebbero questioni patrimoniali dovute a una eredità. L’anziano ferito era stato ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Avezzano con una lesione all’addome sferrata al termine di una cerimonia religiosa.
Infatti, il pretesto che aveva portato all’accoltellamento era stato un funerale in paese, a Civitella Roveto. La presenza di entrambi alle esequie di un centenario del posto aveva evidentemente riacceso vecchi rancori. Durante il rito, nulla aveva fatto presagire quello che stava per accadere.
Ma dopo il trasferimento al cimitero del paese per la tumulazione si era rischiato il bis. Subito dopo il rituale, tra i due anziani è scoppiata la discussione che è degenerata in pochi istanti fino a quando dalle parole qualcuno è passato ai fatti.
C’era stata così una colluttazione e il 79enne, residente a Roma e che era tornato proprio per partecipare al funerale, ha tirato fuori dalla tasca un coltello a serramanico e ha sferrato l’attacco, raggiungendo con un fendente il 71enne, rimasto ferito. I carabinieri erano giunti sul posto dopo pochi minuti e avevano raggiunto l’accoltellatore vicino al casello autostradale di Carsoli. Era stato poi rinviato a giudizio per tentato omicidio ma successivamente il capo d’accusa è stato modificato con quello di lesioni.
Al termine del processo è arrivata la condanna a 4 anni con una provvisionale di 20mila euro per la parte offesa. Il pubblico ministero era il sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato, mentre la parte civile era assistita dall’avvocato Antonio Milo.