L’Aquila. Il commissario delegato per il risanamento del bacino Aterno-Pescara, Adriano Goio, ha consegnato al Comune dell’Aquila il nuovo serbatoio da 10 mila metri cubi, pari a 10 milioni di litri. Il serbatoio è situato nella frazione del capoluogo di San Vittorino, in località Monte Caliglio. Nel gennaio scorso l’inaugurazione dei lavori, terminati dopo circa sei mesi per un importo complessivo di 4,1 milioni di euro. «È un’opera – ha spiegato il commissario Goio – pensata per entrare in funzione sia in caso di crisi delle sorgenti del Gran Sasso, sia per supportare la distribuzione idrica. Non abbiamo inventato nulla: già i romani avevano predisposto impianti del genere». «Questo – ha aggiunto – è il più grande realizzato in Abruzzo, ma anche quello che ci apprestiamo a inaugurare a Chieti ha dimensioni molto importanti». Un altro serbatoio è in via di ultimazione a Bussi mentre si sta accelerando per completare i lavori dell’impianto realizzato sulla Majella, in località Rocca di Ferro, che servirà sei comuni dell’area montana teatina.
Oltre alla fornitura idrica ordinaria, l’impianto inaugurato oggi in caso di una grave emergenza idrica è in grado di assicurare 30 litri d’acqua al giorno per una settimana a 50 mila persone ed è stato predisposto per ottimizzare costi e risorse: il serbatoio, denominato “Acqua Oria”, accumulerà acqua durante le ore notturne, con un notevole risparmio energetico, e la distribuirà durante il giorno nella rete idrica aquilana. «L’opera è stata consegnata al Comune che ha individuato la società Gran sasso acque come gestore – ha sottolineato ancora Goio – È sempre una grande soddisfazione poter inaugurare un’opera, vederla entrare in funzione. I tempi sono stati rispettati e la città dell’Aquila potrà disporre di un’importante struttura grazie alla quale superare eventuali emergenze idriche». Alla cerimonia di consegna erano presenti l’assessore Alfredo Moroni per il Comune de L’Aquila, tecnici ed esperti della Gsa e dell’ufficio del commissario delegato per il risanamento del bacino Aterno-Pescara, e della ditta aquilana I Platani srl del Gruppo Palmerini che ha realizzato i lavori.