L’Aquila. Sono 2 milioni e 304 mila le ore autorizzate di cassa integrazione nel mese di luglio in Abruzzo. Il dato e’ in flessione sia rispetto al mese di giugno 2013 che al mese di luglio 2012. La rilevazione e’ dell’ Ufficio Studi della Cisl Abruzzo “Michelangelo Ciancaglini”. Ma, in complesso il monte ore autorizzato nei primi 7 mesi di quest’anno (piu’ di 22 milioni di ore contro 19 milioni dello stesso periodo del 2012) rimane elevatissimo e conferma che resta alta la sofferenza del sistema economico abruzzese. La nostra Regione presenta numeri in controtendenza rispetto alla media nazionale. In Italia, infatti, l’Inps registra un netto calo (-30,3%) delle ore autorizzate nel mese di luglio e, per la prima volta, anche una flessione del monte ore nel periodo gennaio-luglio 2013, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nei primi 7 mesi di quest’anno la CIG ordinaria e’ aumentata del 4%, arrivando a quasi 8 milioni di ore. Ma il vero termometro della crisi del sistema delle imprese abruzzesi rileva lo studio della Cisl – e’ rappresentato dalla CIG straordinaria, che segna la crescita piu’ preoccupante, passando da 6,4 a 10 milioni di ore. Quasi il 60% in piu’ rispetto ai primi sette mesi del 2012. Gli interventi in deroga (CIGD), del periodo gennaio – luglio 2013 ammontano a quasi 5 milioni di ore, in leggera flessione rispetto al 2012. Ma il dato e’ ancora influenzato dal rallentamento dei pagamenti di cig (e mobilita’ in deroga) a causa della carenza di risorse. E’ destinato certamente a crescere, visto il grandissimo numero di domande che devono ancora essere esaminate ed autorizzate dalla Direzione Regionale del Lavoro e dalla Regione. Dallo studio emerge che sono l’industria, l’artigianato e l’edilizia i settori piu’ colpiti dalla crisi. Le 19,6 milioni di ore autorizzate, contro le 15,3 dello stesso periodo dello scorso anno, confermano che nella nostra Regione e’ ancora difficile scorgere i segnali di una possibile ed auspicabile ripresa produttiva. Migliora invece la situazione nel commercio e nei servizi, contrassegnati da una decisa flessione della cig (-18%). Le richieste di assegno di disoccupazione (mobilita’ ed Aspi), complessivamente, diminuiscono nei primi 7 mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In Italia, invece, aumentano ed anche in maniera consistente (+20%). In Abruzzo si assiste ad un rallentamento della dinamica dei licenziamenti: a prima vista si tratta di un segnale positivo, ma il dato va letto attentamente – osserva il sindacato – perche’ potrebbe essere conseguente ad un calo delle assunzioni, soprattutto a tempo determinato. A livello generale, tuttavia, a causa dell’aumento delle ore di cassa integrazione, le persone che hanno beneficiato di una qualche misura di sostegno del reddito nei primi 7 mesi dell’anno sono aumentate di circa 2.600 unita’ rispetto allo stesso periodo del 2012, passando da 40.402 a 43.063. Le risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga, anche quelle appena sbloccate dal nuovo Governo, 19 milioni, sono state appena sufficienti a garantire il pagamento degli interventi fino allo scorso mese di giugno. La Regione e l’INPS stanno verificando le disponibilita’ di eventuali residui di gestione per far fronte alle richieste anche del mese di luglio. Ma per la Cisl e’ necessario reperire nuovi fondi, almeno 1 miliardo e mezzo di euro a livello nazionale, per assicurare la copertura degli interventi fino alla fine dell’anno. Del resto, la legge Fornero ha previsto l’esaurimento degli ammortizzatori sociali in deroga entro il 2016. E proprio per garantire comunque un reddito ai lavoratori sospesi, la Cisl, insieme alle altre Confederazioni ed alle Associazioni datoriali e’ impegnata da tempo in un confronto con il Governo per definire la costituzione di Fondi di solidarieta’ bilaterali, che saranno chiamati ad intervenire in favore dei lavoratori delle piccole imprese in crisi, escluse per legge dalla cig ordinaria e straordinaria.