Abruzzo, Chiodi: “evitato nel bilancio 2011 l’aumento di Irap e irpef”L’Aquila. “Con la manovra approvata si consolidano le basi per il risanamento della situazione finanziaria regionale. Abbiamo evitato il ricorso ad un ulteriore indebitamento per impedire che le spese affrontate oggi dalla Regione finiscano a carico delle future generazioni”. Lo ha detto il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, questa mattina, all’Aquila, in una conferenza stampa per spiegare la manovra di bilancio per l’esercizio finanziario 2011 approvata alle prime luci dell’alba. Il bilancio approvato prevede l’utilizzo di risorse per complessivi 4.402 mln di euro. Le principali voci di spesa riguardano, com’era inevitabile, la spesa sanitaria per la quale sono previste risorse ordinarie per 2.246 mln di euro e risorse straordinarie in attuazione del Piano di rientro dai deficit sanitario per 151 mln di euro. Con la Legge finanziaria regionale sono state approvati nuovi strumenti di intervento: il Patto per l’Abruzzo, ad esempio prevede una dotazione di risorse per 5 milioni di euro, finalizzato a creare elementi di supporto per l’economia regionale. Un Patto per rilanciare l’economia abruzzese con tutti i protagonisti del mondo politico, economico e sociale della regione. “Dobbiamo lavorare uniti – ha proseguito il Presidente – essere coesi e responsabili, soprattutto quando affrontiamo i temi strategici della nostra regione, come lo sviluppo economico, il terremoto e l’occupazione”. Prevista l’introduzione dell’imposta regionale sulla benzina, pari a Euro 0,0256 per litro per un gettito annuo previsto pari a Euro 8 mln, al fine di reperire le risorse necessarie per il ripiano della quota di ammortamento del’anticipazione di cassa di 200 milioni di euro necessari a coprire i debiti sanitari ereditati dalla passata gestione. Tale misura, insieme ad altre di contenimento e riduzione della spesa corrente regionale, serviranno ad evitare l’incremento delle imposte regionali, Irap e l’addizionale regionale Irpef, a partire dall’anno 2011. “Ringrazio la maggioranza – ha proseguito Chiodi – per la compattezza ancora una volta dimostrata e ringrazio in maniera forte e sentita l’opposizione per il senso di responsabilità e condivisione con cui ha risposto affinchè il bilancio venisse votato e approvato entro la fine dell’anno. Sono molto orgoglioso di come il Consiglio si è posto di fronte ad una manovra equa caratterizzata da una forte politica di rigore e sviluppo. In particolare il lavoro unanime ci deve rende tutti fieri. Un rigore imposto dalle condizioni di difficoltà che la Regione sta vivendo, ma di sviluppo perché non abbiamo voluto far mancare quegli interventi fondamentali per la lotta agli sprechi, il sostegno al sociale, al trasporto e alla cultura”. Garantita la copertura per gli interventi sociali e per la promozione culturale che nella precedente Finanziaria aveva subito pesanti riduzioni. E’ stato rimarcato anche come “questo bilancio esca più forte e migliore dopo il lavoro della Commissione e in Aula, con l’accoglimento di emendamenti che qualificano ancora di più la manovra. “In una stagione di grandi ristrettezze come questa – ha aggiunto – abbiamo dovuto individuare quelle risorse finalizzate a portare ricadute concrete sul territorio abruzzese. Abbiamo approvato un bilancio con questi principi ispiratori: riduzione dell’indebitamento, contenimento delle spese di funzionamento e conferma di scelte fondamentali del programma di mandato come la difesa dell’occupazione, il sostegno a persone, famiglie, lavoro e imprese, salvaguardia del welfare e dell’ambiente e trasporto pubblico locale”. Con la finanziaria 2011, dunque, continua il processo di controllo della spesa regionale e di riordino dei conti. Le previsioni per il prossimo anno: la capacità di mantenere una rigorosa politica di bilancio per il 2011 e il raggiungimento dell’equilibrio economico nella sanità potranno consentire un 2012 in condizioni finanziarie meno affannose e di superare o almeno di ridurre significativamente l’attuale necessità di ricorrere alla riprogrammazione e all’impiego di economie vincolate per il pareggio del bilancio.