Avezzano. L’abitazione al momento dell’esplosione era carica di gas metano. L’abitazione di via Alessandria, ad Avezzano, nella quale sono rimasti coinvolti madre e figlio originari del posto e una parente, oltre ai vicini di casa, è saltata in aria per la grande quantità di gas che era all’interno dell’appartamento dove si trovava Roberto Marziale, di 53 anni, estratto vivo dalle macerie e che al momento dell’esplosione si trovava sul letto. Gli investigatori, alla luce di tale situazione, non escludono l’ipotesi di un gesto volontario autolesionistico.
L’anziana madre del 53enne si è salvata perché si trovava in un’ala del piano superiore non interessata dal crollo. Era con una parente in cucina e hanno riportato solo lievi ferite e sono state ricoverate in osservazione. A subire le conseguenze della deflagrazione è stato anche un parente dei due che si trovava nella casa adiacente ed è rimasto ferito dai vetri infranti a causa dell’esplosione. Gli accertamenti ingegneristici dei vigili del fuoco si stanno concentrando su tutto l’impianto a gas per accertare le cause della fuga di metano.
Al momento gli agenti del commissariato di Avezzano, che stanno svolgendo le indagini, non possono escludere nessuna ipotesi anche alla luce del ritrovamento nell’abitazione di alcuni arnesi da lavoro. Per questo gli investigatori non escludono l’ipotesi di un gesto volontario. Ciò però striderebbe con alcune testimonianze secondo cui da diversi giorni nella zona si sentiva un odore di gas.